Stellantis, preoccupazione per il futuro anche per Gravina e Salvatore

Scritto da
Pubblicità

L’audizione di Tavares in parlamento ha preoccupato oltre gli esponenti nazionali dei partiti di opposizione anche i consiglieri regionali della stessa parte politica ( PD e 5 stelle) anche a livello regionale. Il consigliere regionale Roberto Gravina ha espresso tutti i suoi dubbi nella riunione svoltasi oggi a Termoli e voluta da Usb. Poco prima in un comunicato stampa si era espressa anche la consigliera regionale del PD Alessandra Salvatore.

Gravina (M5S) a Termoli: “La crisi dell’automotive richiede risposte immediate mentre il Governo continua a rincorrere gli eventi”

Il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Roberto Gravina, è intervenuto oggi all’incontro pubblico organizzato dall’USB a Termoli, incentrato sulla crisi che sta colpendo il settore automotive e sulle incertezze che riguardano il futuro della Gigafactory e degli stabilimenti Stellantis in Italia. Gravina ha sottolineato l’urgenza di fornire risposte concrete ai lavoratori, mentre il rischio di delocalizzazione, il preannunciato annullamento dei fondi del PNRR da parte del ministro Urso, e i continui rinvii sull’avvio della Gigafactory minacciano migliaia di posti di lavoro.Nel suo intervento, Gravina ha fatto riferimento anche all’audizione dell’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, tenutasi ieri in Parlamento, durante la quale il presidente del M5S, Giuseppe Conte, ha espresso insoddisfazione per la mancanza di prospettive concrete. «Le dichiarazioni di Tavares sono state deludenti e non hanno offerto alcuna garanzia sul futuro dei nostri stabilimenti, compresa la Gigafactory di Termoli. Siamo ancora fermi alle stesse dichiarazioni già rese pubbliche dai vertici di Stellantis nei mesi scorsi, e la cosa preoccupante è che il Governo, dal punto di vista del sostegno alle politiche industriali, appare completamente smarrito e privo di coraggio», ha dichiarato Gravina.Il consigliere ha poi criticato il comportamento del governo regionale di centrodestra, che per mesi ha rassicurato che non ci sarebbero stati problemi per la Gigafactory di Termoli, sostenendo l’inerzia del governo nazionale a scapito degli interessi del territorio. «Ora stanno rincorrendo gli eventi, proponendo soluzioni tampone e spesso contraddittorie, come il progetto di un nuovo stabilimento di batterie annunciato da un’azienda americana, che prevede un investimento sul nostro territorio nemmeno lontanamente paragonabile a quello della Gigafactory», ha sottolineato Gravina.Ha poi criticato l’atteggiamento dei parlamentari molisani del centrodestra, osservando: «Ieri, durante l’audizione in Commissione parlamentare di Tavares, invece di essere presenti per comprendere quale sorte attenda il nostro territorio e il futuro della Gigafactory, hanno preferito partecipare al taglio del nastro di un evento locale insieme al sottosegretario Bergamotto. Nessuno di loro ha sollevato la questione della revoca dei fondi PNRR destinati al progetto della Gigafactory né chiesto chiarezza su quando e da dove arriveranno altre risorse».Gravina ha concluso: «Anche questa volta, la famosa filiera istituzionale di centrodestra ha prodotto per il Molise l’ennesima foto di gruppo, lasciando irrisolte le vere questioni».

Alessandra Salvatore ( Pd): l’ audizione di Tavares in Parlamento accentua le preoccupazioni

L’odierna audizione parlamentare del CEO di Stellantis, Tavares, non solo non ha fornito risposte rispetto alle gravi questioni poste dalle opposizioni dell’area progressista, ma ha accentuato la preoccupazione che Stellantis voglia disimpegnarsi rispetto alla produzione ed alla ricerca negli stabilimenti italiani, compreso quello di Termoli, con la inevitabile ulteriore emorragia di lavoro che ne deriverà. Le parole di Tavares sul progetto di Gigafactory a Termoli, poi, sono più che sconfortanti: siamo passati da un progetto sicuramente localizzato a Termoli, a dichiarazioni in cui Termoli è tra i siti “privilegiati” per la localizzazione.A fronte di tutto ciò è indispensabile una mobilitazione senza precedenti, a partire da quella istituzionale: è in gioco il futuro di un comparto che, considerato tutto l’indotto, è vitale per la sopravvivenza stessa della regione Molise e non solo. Ringrazio la nostra Segretaria, Elly Schlein, e Giuseppe Conte, oltre a tutti gli altri esponenti dei partiti di centrosinistra, per avere ribadito con forza a Tavares ed al Governo che non assisteranno inermi né allo smantellamento di un settore, che può essere di nuovo il traino della economia nazionale, né alla archiviazione del progetto Gigafactory a Termoli, da cui dipende il destino di un’intera regione.Accanto alle azioni in Parlamento e nei Consigli regionali e comunali sarà importante garantire la più ampia partecipazione possibile alle iniziative di mobilitazione, a partire da quella del 18 ottobre p.v., che verranno organizzate per porre con forza il tema della necessità di tutelare lavoratrici e lavoratori del settore dell’Automotive italiano, della componentistica e di tutto l’indotto”.