Regionali 2023, Patriciello tenta di dare le prime certezze: fughe di centrodestra in Azione Iv

Scritto da

Una cosa è certa per il 2023: la dodicesima legislatura con a capo il Governatore del Molise, dovrà terminare.

Nel 2022 solo qualche fine stratega aveva previsto le elezioni politiche in piena estate con firme da raccogliere ( per chi ha dovuto) in piena estate. Solo qualche altro aveva previsto la seconda elezione consecutiva di Mattarella alla presidenza della Repubblica.

Ora però è certo che Donato Toma, almeno con questa legislatura, dovrà terminare la sua esperienza da Governatore. Se sarà ricandidato lo decideranno i vertici romani dei partiti di centrodestra e a quanto pare l’ eurodeputato Aldo Patriciello. Che sta stringendo i tempi per la convocazione del tavolo di centrodestra.

Questa l’unica certezza del Molise per le nuove elezioni previste a maggio- giugno.

In tutte le coalizioni politiche si naviga a vista. Fratelli d’Italia ha imposto ai suoi di non votare nessun atto contro il presidente Toma. In cambio potrebbe ottenere la candidatura a Presidente di un uomo del suo partito. E a questo punto le quotazioni più alte sono dell’ assessore Quintino Pallante, a cui tocca come capogruppo tenere tutto al suo posto, o all’ex presidente Michele Iorio, rientrato nei ranghi del centrodestra proprio in occasione del bilancio 2021.

Meno quotata Aida Romagnuolo che proprio in occasione dell’ultimo consiglio regionale ha marcato visita sostenendo di essere malata.

Ma resta tutto da decidere e non è escluso che a fare da ago della bilancia resti proprio il forzista Patriciello.

Nel centrosinistra il PD nel tentativo di tenere tutti attaccati a se rischia di far implodere il tutto. Il segretario Vittorino Facciolla sostiene di avere le mani libere da Patriciello e di preferire il Movimento Cinque Stelle come interlocutore. Ma non chiude la porta ai centristi di Azione- Iv.

La coalizione allargata è una missione impossibile. Renzi e Conte non daranno mai l’ok. È più facile che Azione Iv scelgano, con i nomi giusti magari di consiglieri che attualmente stanno nel centrodestra ( Micone e Cefaratti i più quotati ma forse anche il sempiterno Vincenzo Niro) di sostenere la coalizione di centrodestra scelta da Aldo Patriciello.

Non è scontata nemmeno l’ alleanza con i 5 stelle che a quel punto rimarrebbero da soli a contrattare con le sinistre, puntando fino a qualche esponente della parte più estrema.

La variante outsider resta tutta aperta. Anche lì è questione di alleanze e di nomi.

Insomma ancora tutto da definire. Chissà se dalla classica pignata di carnevale esca qualche certezza o dobbiamo attendere l’uovo di Pasqua.