Regionali 2023, c’ è attesa per il tavolo romano del centrosinistra chiamato a ricomporre la frattura PD- 5 stelle


La decisione è attesa nelle prossime ore. Anche il centrosinistra dovrebbe avere il suo tavolo romano per decidere il nome del candidato presidente per le elezioni del 25 e 26 giugno.
È attesa la risposta dei vertici nazionali che dovrebbero verificare in queste ore la disponibilità per l’ incontro che non dovrebbe arrivare più tardi della giornata di giovedì.
Al tavolo dovrebbero essere presenti i vertici romani del Pd e quelli del Movimento Cinque Stelle.
Tutto questo si è reso necessario perché ieri sera al Tavolo del centrosinistra Pd e 5 stelle dino stati verso la rottura.
Dopo quanto accaduto nei tavoli di Larino e Venafro, dove non è stato possibile creare il campo largo, la riunione è andata in stallo. Con il Pd che rivendica per se la scelta del candidato Presidente e strumentalmente e in sua assenza propone il nome del segretario Vittorino Facciolla. Sul cui capo pende un processo per abuso d’ufficio e in caso di condanna dovrebbe lasciare ogni carica per effetto della legge Severino.
A quel punto il Movimento ha insistito per fare lui stesso il nome del candidato Presidente. Si è chiuso con un nulla di fatto. Una sconfitta per una coalizione che si propone come alternativa unica al centrodestra. A decidere a questo punto potrebbero essere i vertici romani Conte e Schlein tra Domenico Iannacone, il giudice Enzo Di Giacomo, il magistrato Daniele Colucci e il sindaco di Campobasso Roberto Gravina.
Scelte che potrebbero portare a numerosi mal di pancia interni. Anche perché non è ancora chiaro nemmeno il perimetro delle alleanze visto che, dopo la vittoria di Udine per il centrosinistra con l’ appoggio di PD Cinque Stelle e Terzo Polo, non si esclude che ci si possa provare anche in Molise.
E un tavolo romano potrebbe chiudere anche la partita per il centrodestra. Comunque una sconfitta per il Molise che risulta incapace di scegliere i propri candidati e il proprio destino