Elezioni regionali, notte fonda sui candidati: decide Roma in qualsiasi coalizione

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La data delle elezioni regionali si avvicina ma è ancora notte fonda per quanto riguarda le candidature a presidente della Regione.

Di nuovo c’è che ieri sera si è riunito il tavolo del centrodestra. Erano presenti i segretari dei maggiori partiti della coalizione: Filoteo Di Sandro per Fratelli d’Italia, Michele Marone per la Lega, Annaelsa Tartaglione per Forza Italia, Teresio Di Pietro per l’ Udc e Vincenzo Niro per i Popolari per l’ Italia.

Al vertice ha partecipato anche l’ Eurodeputato di Forza Italia Aldo Patriciello.

Al momento tutti rivendicano la candidatura per il proprio partito. Con un Vincenzo Niro che, qualora non venisse soddisfatto, pensa anche a fare altre scelte.

In Forza Italia Annaelsa Tartaglione smentisce invece le voci che parlavano di una sua candidatura ma sottolinea che il Partito ha un governatore uscente.

Su Donato Toma i partiti restano tutti possibilisti tranne Michele Marone della Lega che chiede discontinuità. Del resto il partito di Salvini, che nel 2018 aveva due consigliere e un assessore, si è polverizzato in quattro anni rimanendo senza rappresentanti, anche grazie alle politiche messe in campo da Toma.

Nel centrosinistra invece è caos totale. Ci sono tavoli previsti nei prossimi giorni. Ma una dichiarazione di Micaela Fanelli resa nel corso della trasmissione Ingresso Libero di Telemolise, condotta da Pasquale Di Bello, lascia pensare che il dialogo del PD coi moderati di Azione Iv non è affatto finito. Ha espresso simpatie per il sindaco di Vinchiaturo Luigi Valente che è proprio l’espressione massima della coalizione di centrodestra in questo momento.

D’altro canto il Movimento Cinque Stelle ha parlato chiaro: mai con Italia Viva mai con Renzi.

Quindi é sempre il Pd che deve scegliere cosa vuol fare da grande. E dopo il congresso di fine febbraio una decisione va presa a tutti i costi.

La cosa che è certa ormai è che decide Roma dappertutto. E la politica locale e l’autonomia dei partiti rischia di diventare un baluardo lontano ovunque.