Donne ucraine, sfruttamento e sofferenza


di Commissione Donne PC estero
Si è sempre saputo che il popolo ucraino è molto povero, non come i loro politici e dirigenti corrotti, che si arricchiscono sfruttando la loro gente e le risorse della terra.
Sono anni che le donne ucraine vengono in Italia e altri paesi a fare le badanti, anche se magari sono laureate e potrebbero aspirare a qualcosa di meglio, lasciando a casa figli e mariti. Sono anche ben conosciute anatomicamente come uteri in affitto.
Adesso con la guerra, molte sono fuggite con i loro figli e benché l’Europa abbia detto che le accoglieva e proteggeva, si è saputo che tante sono state violentate, molte sono cadute nelle grinfie della prostituzione organizzata e i loro figli nelle reti della pedofilia o peggio ancora nell’espianto di organi. Ci sono stati anche sequestri di donne incinte per derubarle dei loro neonati.
Inoltre assistono impotenti alle scene in cui i loro uomini sono arruolati con la forza e inviati al tritacarne del fronte di guerra, senza esperienza né addestramento, dove resistono in media quattro ore prima di morire. Le loro mogli, madri, figlie, sorelle, fidanzate rimangono senza notizie dei loro cari per settimane, mesi o per sempre, perché nessuno si preoccupa di provvedere al trasporto dei loro corpi. Quelle più fortunate riescono ad avere le salme, magari dietro un grosso pagamento al funzionario di turno, altrimenti niente.
Capitolo a parte meritano le donne del Donbass, che per otto anni, si sono viste bombardare e abusare dall’esercito ucraino e hanno dovuto nascondere i loro figli negli scantinati, perché i soldati prendevano specialmente di mira scuole, asili e zone di gioco, anche disseminandoli di mine, vietate internazionalmente, e che usano quasi sembrassero giocattoli. Adesso, con l’arrivo dei missili HIMARS, la situazione è peggiorata, perché il raggio d’azione è maggiore e la potenza di distruzione è multiplicata.
Nelle zone in cui l’esercito russo è indietreggiato, i soldati ucraini hanno fatto “pulizia” delle persone che hanno collaborato con loro, ma bastava solo aver accettato del cibo per essere considerati dei traditori e questo è successo soprattutto… alle donne ! Tra le cosiddette femministe, chi si preoccupa di aiutarle e cambiare la loro situazione contro chi le schiavizza? Finché c’è guerra, non c’è speranza.
Noi donne insieme ai compagni della Federazione Estero ‘Enrico Olivetti’ lottiamo contro lo sfruttamento di tutte le donne che soffrono, oggetti della classe dominante. Siamo contro l’invio di armi in Ucraina e contro la guerra. Rivoluzione socialista