Superbonus, la soluzione passa per gli F24

Prende forma la soluzione ai crediti del superbonus e degli altri bonus edilizi rimasti incagliati con il decreto che ha bloccato le cessioni.
E questa soluzione passa anche per gli F24, i modelli con cui i clienti pagano le imposte in banca e che gli istituti potrebbero usare in compensazione dei crediti fiscali acquistati.
Il deputato Marco Osnato, presidente, della commissione Finanze della Camera dove sono al voto gli emendamenti, ha annunciato novità per l’inizio della prossima settimana.
Banche e assicurazioni, che avevano spinto per questa soluzione con le proposte delle loro associazioni, Abi e Ance, restano in attesa di vedere il testo e intanto raccolgono le indiscrezioni con grande cautela.
Su questa partita, del resto, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si era detto sempre contrario. Ma accanto all’ipotesi degli F24 resta sul tavolo un’altra ipotesi. Allo studio, infatti, secondo fonti parlamentari, c’è anche l’opzione di dare la possibilità alle banche che a fine anno non sono riuscite a esaurire i crediti di convertirli in Btp a 10 anni. Sembrerebbe invece tramontata un’altra ipotesi emersa nelle ultime ore che prevedeva l’introduzione di un ‘veicolo speciale’ , forse una piattaforma di vendita con il coinvolgimento a copertura della garanzia di Sace: una possibilità più lunga e difficile da realizzare.
Il tempo per definire tutti gli aspetti stringe e il fine settimana vedrà il relatore Andrea De Bertoldi al lavoro con il governo per portare gli emendamenti in commissione lunedì. Mercoledì il testo è atteso in aula. “Lunedì credo che riusciremo a dare una risposta più precisa che contempererà anche gli F24, in parte, e una soluzione innovativa che sostanzialmente prevede un veicolo che risolverà i problemi residui”, ha detto Osnato a un’iniziativa sull’edilizia della Filca Cis, parlando di nuovi soggetti che potrebbero contribuire a risolvere il problema. Rispondendo a una domanda sul possibile coinvolgimento delle assicurazioni ha ricordato che le compagnie hanno molta capienza fiscale, quindi spazio per assorbire crediti. Secondo le stime dell’Agenzia delle Entrate la capienza residua delle assicurazioni è di 10,2 miliardi per quest’anno e quella delle banche di 7,2 miliardi, anche se molto differenziata tra gli istituti. Il presidente della Commissione si è detto “sicuro” di poter chiudere questo capitolo.