Stellantis, Tavares avverte i governi europei: non bisogna più aspettare, investiamo sull’ elettrico

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Lo ha fatto intendere anche in Molise puntando sulla Gigafactory di Termoli che non è garantito riesca a garantire lo stesso numero di occupati rispetto all’ attuale assetto dello stabilimento molisano.

Parliamo dell’ Ad di Stellantis Carlos Tavares che da Las Vegas torsa sugli effetti sociali e industriali della mobilità.

” Il passaggio alla mobilità elettrica è una sfida che ha bisogno del massimo supporto da parte dei Governi in Europa“.

Una grande sfida, se non la più grande, che abbiamo nella road map dell’elettrificazione – ha detto Tavares, nel corso di un suo intervento al Ces di Las Vegas – è mettere a punto una tecnologia che abbia costi accessibili per la classe media“. In caso contrario, “in pochi anni ci troveremo con prodotti che hanno costi molto superiori a quelli convenzionali”, il che si tradurrebbe in veicoli più cari e difficilmente acquistabili dai consumatori.

Il settore rischierebbe così di “perdere il grande pubblico e il mercato si ridurrebbe in modo significativo”, spingendo le Case a “scelte impopolari” come la chiusura delle fabbriche. Del resto, “se il mercato si contrae non abbiamo bisogno di tanti impianti”, ha avvertito l’amministratore delegato.

Pericolo cinese

Il pericolo più grande arriva dalla Cina i cui costruttori sono sempre più presenti in Europa con una serie di modelli dai prezzi molto accessibili. “La differenza di prezzo tra auto europee e cinesi è significativa, se non ci saranno variazioni alla situazione attuale i clienti europei della classe media, il cui potere d’acquisto sta diminuendo, acquisteranno sempre di più auto cinesi”.

In particolare facendo riferimento al mercato italiano il manager portoghese ha detto: ‘‘Come sapete, l’Italia ha il segmento B più grande sul mercato d’Europa. E questo fa sì che la questione della convenienza e dell’accessibilità sia molto importante in un momento in cui tutti cercando di ridurre i costi dell’elettrico. Questo significa che il rischio che ci troviamo ad affrontare è la possibilità di presentare veicoli elettrici a un prezzo che la classe media non può permettersi, e questo è esattamente quello che stiamo cercando di evitare”.