Lettera aperta al Presidente Toma: chi ti attacca vuole una finta alternativa, la propria


Il video, la linguaccia e le varie interpretazioni social della vicenda hanno fatto perdere di vista la realtà dei fatti. Non a tutti. Un nostro lettore scrive una lettera aperta al presidente Toma. Ma indirettamente anche a chi critica oggi ma ieri era connivente al sistema centrodestra molisano e domani sarà nemico di Toma. Diamo modo al Presidente di leggere e, se vorrà, anche di rispondere.
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DONATO TOMA
Oh Presidente, mio, nostro Presidente
ti ho ammirato estasiato nel tuo slancio impercorribile quando indomabile ti sei lanciato contro i “soldi”, tutti quei “soldi” dati ai privati in sanità e sottratti alla Sanità Pubblica di questa regione.
Oh Presidente, mio Presidente
laddove anche fossi stato solo un sogno, un’ illusione effimera in quello slancio impervio, laddove anche ti fossi acquietato con l’arrivo del nuovo sub-commissario, io qui – in questa sede – voglio spendermi pubblicamente in tua difesa.
Ebbene, mio Presidente chi oggi ti attacca hanno i visto i miei occhi tacere di fronte le immonde e nefande scelte politiche di cui – ahinoi mio presidente – ti sei reso protagonista in negativo per ben cinque anni.
Chi oggi ti attacca, per quanto si indigni, non potrà mai comprenderti.
Non potrà mai comprendere realmente la tua irriverenza, non comprenderà mai fino in fondo la tua prevaricante provocazione di quel “mi ami, vero?”.
E prima ancora la linguaccia sporca e poi le scuse perché anche tu, come ognuno di noi, hai i tuoi “scoglionamenti”.
Tu, così umano e così divinamente arrogante.
Quanta ipocrisia mio Presidente,
e tu così irriverente gliela sbatti in faccia quella ipocrisia.
Ridiamo di loro Presidente, costoro che ti reputano un buffone sono solo marionette ben dipinte e tu, invece, sei il capo-commedia di questo show a tratti indecente.
Presidente, quel ruolo istituzionale così paralizzato nelle solite facce che abbiamo conosciuto nei decenni non merita il tuo genio, la tua arroganza schietta e sincera, la tua mente così diabolicamente libera e al tempo stessa così asservita al tuo ego.
Sei umano, come ognuno di noi, certo, ma sei anche più umano di costoro che ti attaccano; così finti nel voler rappresentare un’alternativa che non esiste: la loro.
Oh Presidente, mio Presidente
lasciali stare.
Io so che andrai avanti e che arriverai fino in fondo e ti ammiro anche per questo. Saranno i calci di rigore a decidere la partita.
Sei un nemico forte mio, nostro Presidente e forse è proprio in tutte le tue contraddizioni e i tuoi limiti che nasce la tua forza. La forza di saper trasformare uno “scoglionamento” in un’ opportunità a tuo vantaggio.
Firmato Bluette