Giornata del ricordo delle vittime delle foibe, il messaggio di Salvatore Micone
In occasione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giulianodalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati, il Presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone, ha dichiarato:
“Ricordare per fare memoria. Ricordare i diversi eventi che caratterizzarono la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale, per tenere viva la memoria di quanto l’uomo possa fare al suo simile se avvelenato dall’odio politico e nazionalistico, e in preda alla violenza e alla voglia di sopraffare, umiliandolo, l’altro. A questo alto esercizio siamo chiamati oggi, sia per onorare coloro i quali persero la vita e furono brutalmente torturati in quegli anni dalle compagini titine, sia per ricordare le centinaia di migliaia di esuli che, oltre ad essere privati dei loro cari, persero la propria casa e dovettero iniziare una peregrinazione umiliante e dolorosa in tante parti d’Italia. Ma dobbiamo tenera viva la memoria di quegli accadimenti anche perché da essi ci deve venire la forza, l’intelligenza e il discernimento necessari a leggere nella società attuale i segnali e i sintomi dell’odio e dell’intolleranza per chi la pensa diversamente da noi. Segnali e sintomi che purtroppo ancora oggi, in maniere più o meno percettibile, si manifestano in tante parti della nostra società e che abbiamo il dovere di saper innanzitutto riconoscere, quindi trattare ed affrontare con le armi della persuasione, della promozione dei diritti costituzionali e di una vigile tolleranza che garantisca a tutti e a ciascuno di esprimersi pienamente, non apportando mai, e per nessun motivo, danni di qualsiasi tipo gli altri. Dunque, come Consiglio regionale, come consesso in cui trovano confronto e in alcuni casi contrapposizione le diverse opinioni e le differenti visioni politiche, facciamo insieme memoria del passato per costruire insieme a tutti i cittadini e alle diverse parti della comunità molisana, un futuro più giusto e capace di garantire ad ognuno gli spazi espressivi, nei limiti del rispetto che si deve alle persone e alle istituzioni democratiche”.
(MS)