Consiglio regionale, spunta la normativa che taglia ancora il contributo ai gruppi consiliari: niente tagli ai propri stipendi, norma approvata all’unanimità
Inizierà fra pochi minuti la seduta di Consiglio Regionale dedicata alla richiesta dell’esercizio provvisorio e alla votazione dei rendiconti 2021. Il primo provvedimento dovrebbe passare agilmente perché anche il consigliere Michele Iorio ha deciso di votare a favore.
Più irta la strada per gli altri provvedimenti. Tra gli altri punti all’ordine del giorno da votare c’è il numero 2 che riguarda la Proposta di legge regionale n. 206, di iniziativa del consigliere Micone concernente: “Modifica dell’articolo 18 della legge regionale 10 maggio 2019, n. 4 (Legge di stabilità regionale 2019)”.
Si tratta di una normativa che ha abolito il contributo aggiuntivo di 0,05 centesimi a molisano dal primo gennaio 2019 al 31 dicembre 2022 per il funzionamento dei gruppi consiliari. Stando a fonti accreditate si tratterebbe di estendere l’abolizione anche agli anni successivi al 2022.
Una posizione che potrebbe essere uno specchietto per le allodole in vista della campagna elettorale 2023. Tagliare nuovamente ai gruppi consiliari, ma non ai propri stipendi, potrebbe non bastare a rendere simpatico un centrodestra in caduta libera.
La votazione è arrivata all’unanimità
Come ha spiegato il relatore, il provvedimento blocca per altre 4 annualità la possibilità del finanziamento aggiuntivo di euro 0,05 per ogni abitante della regione che va sommato alla cifra già stanziata per ogni Gruppo consiliare. La legge regionale n. 20 del 4 novembre 1991, infatti, “Testo unico delle norme di funzionamento e di assegnazione di personale ai Gruppi Consiliari”, prevede un contributo pari a euro 5000,00 per ogni Consigliere aderente al Gruppo consiliare quale contributo fisso, al netto delle spese per il personale. A tale somma si dovrebbe aggiungere la quota di euro 0,05 per abitante della regione, risultante dall’ultimo censimento