Gigafactory, i sindacati chiedono un nuovo incontro al Governo

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La Gigafactory che Stellantis dovrà realizzare a Termoli, sostituendo gradualmente l’ attuale produzione cambi, continua ad essere al centro delle preoccupazioni dei sindacati. Infatti a pochi giorni dall’incontro di venerdì scorso, a Roma, coi vertici di Acc Italia, é partita una richiesta dalle sei sigle metalmeccaniche di Fiom-Cgil, Fim-Cil, Uilm, Fismic-Confsal, Aqcf-r e UgIM, indirizzata al ministro Urso (Mimit), alla ministra Calderone (Lavoro e Politiche sociali), nonché al management di Stellantis e Acc Italia, attraverso cui è stata inoltrata richiesta di incontro formale.
“In merito all’investimento per l’installazione della Gigafactory nello stabilimento Stellantis di Termoli- si legge in una nota- richiedono un incontro per affrontare la fase di trasformazione. I tempi e la complessa transizione del sito dovranno essere inevitabilmente accompagnati, con l’obiettivo di garantire la continuità lavorativa dei lavoratori oggi impegnati nella attuale produzione, da idonei strumenti di ammortizzatore sociale e di formazione che oggi non sono a disposizione nel quadro normativo.
Le scriventi richiedono inoltre utile al confronto la presenza del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica oltre che della Regione Molise”.

Intanto, resta alla ribalta anche il rinnovo del Ccsl del gruppo Stellantis, ieri, in tutti gli stabilimenti e i siti dei gruppi CNHI, Ferrari, Iveco e Stellantis, si è svolta la votazione delle Rsa per l’approvazione del nuovo CCSL siglato Io scorso 8 marzo da Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf-r.
A fronte dei 545 Rsa che hanno votato, in rappresentanza di circa 70.000 Lavoratori, i favorevoli all’intesa sono stati 536, pari al 98,35%, contro 8 contrari e un astenuto.