Editoria, crisi e siti di appuntamenti: andremo Controvento e non aderiamo al sistema

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Il mondo dell’ editoria è in crisi da tempo. Pagare gli stipendi ai propri redattori e collaboratori è diventato davvero difficile. Soprattutto con la nascita dei social network che ci costringono ad adeguarci ai loro ritmi e alle loro preferenze.

Un like, un commento in più, un attimo di velocità in più per dare una notizia sono il modo di vivere dei giornalisti costretti a ripiegare sull’online perché la carta vende ormai pochissimo, anche se chi ha ancora la fortuna di scriverci può esprimere meglio la propria professionalità. E la tv, soprattutto quella locale, ha in Molise e in Italia le sue sacche di telespettatori che resistono ma subisce una flessione costante di audience e di pubblicità. Nonostante l’etere continui a mantenere il suo fascino, soprattutto per chi ha iniziato a lavorare più di 20 anni fa, quando il giornalismo online veniva percepito come un qualcosa di nuovo, tutto da studiare.

Ora invece è tutto diverso, e nel mondo dove una foto instagram vende più di un pezzo di approfondimento anche scritto bene, ci si deve ingegnare per stare al passo.

Ma a tutto c’ è un limite e non andrebbe mai superato. Cosa che avviene spesso anche nelle testate molisane. Dove per guadagnare qualcosa si ricorre anche alla pubblicazione di link inseriti in articoli a pagamento che sponsorizzano siti di escort o gioco di azzardo.

Nel primo caso, chi scrive non vuole tenere una posizione moralista, si tratta di vera e propria prostituzione online. Le agenzie che pubblicano questi link ci guadagnano e con essi anche le testate che si prestano a questo mercimonio. Siti in cui clienti entrano, comprano “amore” che amore non è mai ma soltanto un momento di sesso a cui la donna non pagata non acconsentirebbe nemmeno sotto tortura se fosse gratis, e danno anche le pagelle alle donne con cui sono stati. Recensiscono case, biancheria intima, lenzuola e anche la qualità della prestazione sessuale.

Inaccettabile che una testata giornalistica si possa prestare a pubblicare link del genere. Non lo faremo mai, meglio morire di fame.

Stesso discorso per i link sul gioco d’azzardo. Una vera patologia per cui esistono cliniche e medici specializzati nella cura dei soggetti che cadono vittime di questi meccanismi perversi.

E anche qui è inaccettabile fungere da mezzo che porta a questo sistema. Ancora diciamo: meglio morire di fame.

È questo il sistema capitalista che porta alla perdita di qualsiasi valore etico e morale. Che si nutre della rete e dei social network e di cui parecchia stampa, anche quelli che ottengono fondi pubblici.

Fare giornalismo significa anche andare Controvento e non accettare questi sistemi di guadagno. Niente gioco, niente incontri piccanti. Ricordiamo che certi annunci erano disponibili anche sui giornali cartacei. Questo giustifica alcuni link? Certo che no. L’ informazione si può cambiare. Noi ci proveremo.