Dimissioni Cotugno e bilancio, le opposizioni: Toma si dimetta

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Sia prima che dopo l’ufficializzazione delle dimissioni dell’ assessore Vincenzo Cotugno, le opionioni delle opposizioni sono le stesse: dimissioni immediate del presidente Toma.

“Siamo alle comiche ormai- ha dichiarato Francesco Totaro segretario regionale di Articolo 1 Molise- Cotugno si dimette da assessore regionale giusto il tempo per approvare il bilancio in prima commissione consiliare , per poi essere rinominato assessore . Siamo difronte all’ennesimo fallimento del governo regionale, a questo punto ,Credo, farebbe bene il Presidente Toma a rassegnare le dimissioni e dare la parola ai molisani”.

Ne aveva parlato all’indomani della seduta consiliare anche la capogruppo del Pd Micaela Fanelli

“La paventata sostituzione del consigliere Cefaratti col consigliere Cotugno, qualora si dimettesse da Assessore. Il giudizio di fallimento politico apparrebbe evidente, ma sottolineo anche una questione non di poco conto. Cotugno ha approvato come Assessore numerosi atti finanziari. Ora verrebbe ad autovalutarsi in Commissione, soggetto istituzionale di carattere istruttorio, come ‘consigliere semplice’? Certo, è possibile, ma politicamente è un sovvertimento del normale funzionamento di ‘indirizzo e controllo’.

Non basteranno, dunque, i maldestri tentativi di scaricabarile ad assolvere Donato Toma e tutto il centrodestra dalle colpe di avere gestito male la Regione Molise, portandola sull’orlo del collasso socioeconomico e sanitario.
Lo sanno loro, lo capiscono benissimo i molisani, dai quali tra pochi mesi torneranno a chiedere fiducia, dopo averla tradita per un intero mandato elettorale”.

Bocciatura anche da parte di Andrea Greco capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Regione.

” I molisani aspettano risposte su sanità, inquinamento, trasporti, contratti in scadenza e stipendi non pagati. Ma Toma non ha il coraggio di presentarsi in Aula. Abbiamo chiesto lo scioglimento di Giunta e Consiglio, a differenza di Iorio e Romagnuolo che continuano a tenere in piedi la maggioranza”.