Decreto spalmadebiti, il Movimento Cinque Stelle: la Regione Molise come il Titanic

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Il decreto spalmadebiti, di cui Toma e Lotito vanno fieri, non è altro che il titanic del Molise.

Ne sono convinti i consiglieri regionali uscenti del Movimento Cinque Stelle Andrea Greco, Vittorio Nola, Angelo Primiani e Fabio De Chirico.

Su questo tema, e ringraziando i giornalisti per il lavoro svolto negli anni della dodicesima legislatura, si sono presentati per l’ ultima conferenza stampa istituzionale prima dell’ avvio della campagna elettorale.

“L’ attività del consiglio regionale non è ancora ferma. – ha sottolineato in conferenza stampa Andrea Greco- In questi giorni è stata decretata la chiusura della Regione Molise. La condanna é a una condizione di insolubilità assoluta. Hanno fatto una cosa di una gravità straordinaria condannandoci a un debito insanabile.

Il testo dello spalmadebiti dice che se non bisogna verificarsi debito nei prossimi dieci anni.

Se accade, la condizioni di solubilità, si fermano. Non avremo più denaro per la spesa corrente. Lotito inoltre è affetto da analfabetismo politico.

Il Governo sta facendo saltare in aria le casse della Regione. Non esiste spiegazione logica a un provvedimento fatto in questo modo”

“Tutti questi provvedimenti – aggiunge Primiani- sono di materia del prossimo consiglio regionale. Sulla dodicesima legislatura non vogliono convocare alcun consiglio. Per rinviare a dopo le elezioni una decisione difficilissima per il prossimo governo.

La Ferrari di cui parlava Toma è pignorata. Se perdiamo la Regione è chiusa. Ci saranno 80 – 150 euro al mese per dipendente per ripianare il debito regionale in più rispetto a prima. Significa che un dipendente che guadagna mille euro al mese ne avrà 850 disponibili.

È questa la causa maggiore dello spopolamento. Toma essendo un commercialista non sembra che abbia chiesto una diligence sui conti regionali.Nessuno ci racconta la verità sui numeri tragici che abbiamo”.

“Lotito e Toma – sostiene Nola- hanno creato ulteriore debito pubblico in capo ai molisani di 3700 euro a testa. Stiamo caricando di ulteriori gabelle i cittadini molisani. Farlo passare come un successo è totalmente sbagliato.

Oggi in regione siamo passati da 117 a 17 dirigenti in Regione. Siamo davanti alla mancata assunzione dei dirigenti. Negli ultimi tre mesi sono usciti i bandi per le assunzioni, tutti bandi che verranno bloccati perché non è stato approvato il bilancio. Non è una sfida ideologica ma tra conservare il Molise così com’è o farlo governare da persone nuove.

Questa norma che abbiamo visto sventolare non è altro che il minimo sindacale di quello che il centrodestra aveva annunciato di fare. Il loro vero obiettivo era quello di avere un contributo finanziario aggiuntivo. La Regione Molise ha 200 milioni di soldi da spendere. Appelli per coprire la vergogna di ciò che sta succedendo”.

Il consiglio regionale potrebbe approvare il bilancio in via urgente entro il 24 giugno. Ma ora sembra ufficiale: la Regione è stata chiusa e saranno affari della tredicesima legislatura.