Cgil, Cisl e Uil, a Napoli la manifestazione dei sindacati contro il governo: per una nuova stagione del lavoro

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Sono presenti anche i segretari di Cgil, Cisl e Uil del Moli a Napoli alla manifestazione dei sindacati contro il governo. E non solo. Con pullman partiti dalle principali città molisane, i delegati delle categorie dei sindacati della nostra regione sono giunti nel capoluogo campano per chiedere più diritti nel campo del lavoro e meno autonomia differenziata.

Quella di Napoli, come riporta Sky Tg 4, é l’ ultima delle tre manifestazioni indette dai sindacati “per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”. Una mobilitazione organizzata unitariamente per ottenere un cambiamento delle politiche economiche,

È partito da piazza Vittoria a Napoli il corteo organizzato dalla Cgil nell’ambito della mobilitazione unitaria che vede questa mattina alternarsi sul palco alla Rotonda Diaz, i leader nazionali dei tre sindacati Luigi Sbarra e Pier Paolo Bombardieri.

La manifestazione
La Cgil sfila da sola sul lungomare partenopeo, con in testa al corteo lo stesso Landini, mentre la scelta di Cisl e Uil è stata quella di darsi appuntamento nello spazio che ospita il palco. La prima a prendere la parola sarà una delegata del settore sanità, poi toccherà ad un lavoratore della scuola, quindi sarà Landini a parlare. Successivamente toccherà a Bombardieri e Sbarra, i cui interventi saranno preceduti da due delegati. La manifestazione è stata preceduta in Campania da centinaia di assemblee nei luoghi di lavoro con delegati e delegate, lavoratori e lavoratrici, alla quali hanno preso parte i vertici regionali delle tre confederazioni. Fin dalle prime ore del mattino hanno raggiunto il capoluogo partenopeo circa 300 pullman, mezzi privati e treni speciali da Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia.

Le richieste dei sindacati
Quella di Napoli è l’ultima delle tre manifestazioni indette da Cgil, Cisl, Uil “per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”. Una mobilitazione organizzata unitariamente per ottenere un cambiamento delle politiche economiche, sociali e occupazionali, che ha visto protagoniste anche le piazze di Bologna e Milano. La mobilitazione punta a sostenere le richieste avanzate da Cgil Cisl Uil “al fine di ottenere concreti risultati in materia di tutela dei redditi, riforma del fisco, occupazione, sicurezza sul lavoro, riforma del sistema previdenziale, politiche industriali e di investimento per un nuovo modello di sviluppo, con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione.

Landini: “Sciopero generale? Non è escluso”
“Sciopero generale? Noi non escludiamo nulla, l’importante è che il governo cambi queste politiche, se questo non avviene, noi intendiamo proseguire, useremo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione”, ha affermato Landini a margine della manifestazione. “Se non ci sono risposte, anche la partecipazione che c’è qui a Napoli ci dice che è il momento di andare avanti perché così la gente non ce la fa più”, ha aggiunto Landini. “Ci aspettiamo un cambio delle politiche, non solo dell’atteggiamento. Ci aspettiamo che, finalmente, si facciano scelte strutturali per aumentare i salari, per combattere l’evasione fiscale, per fare una vera riforma fiscale che riduca la tassazione sul lavoro e sui pensionati e c’è bisogno di superare la precarietà che è la vera piaga della nostra stagione e che colpisce in particolare i giovani e le donne – ha proseguito il leader della Cgil – Noi oggi siamo qui, a Napoli, proprio per dire che è il momento di unire il Paese, non di dividerlo. L’autonomia differenziata è la strada sbagliata, c’è bisogno che si fermino, che tornino indietro. C’è bisogno di creare investimenti e di fare sistema in questo Paese, a partire dalla sanità pubblica, dal riassetto del territorio, da politiche industriali che creino lavoro e sviluppo e per queste ragioni siamo qui e non abbiamo intenzione di fermarci oggi”, ha acontinuato Landini.