Unimol, gli studenti incontrano il grande Ferdinando De Giorgi
Toma: “Momento formativo eccellente, sport pilastro della società”
“L’ispirazione che trae linfa dall’esperienza dei grandissimi dello sport mondiale è patrimonio formativo di livello eccellente: nel caso di Ferdinando De Giorgi è il riflesso di una carriera folgorante, in campo e in panchina, e di una meravigliosa storia da ascoltare”.
Lo ha detto questa mattina, nell’aula magna dell’Unimol, il presidente della Regione Molise, Donato Toma. In programma c’era l’incontro del plurititolato coach della nazionale italiana di volley, ed ex campionissimo della cosiddetta ‘generazione di fenomeni’, con gli studenti dell’Università del Molise e di alcune scuole superiori del capoluogo regionale.
“Il volley nazionale ha già mostrato al Molise il suo volto più bello, quello giovanile, in occasione delle Finali Nazionali Under 15 maschili, che si sono disputate qui da noi l’anno scorso a giugno – ha proseguito il governatore – L’iniziativa di oggi, con un protagonista così brillante, ambasciatore nel mondo dello sport più autentico, rappresenta uno snodo tra quelle finali e l’Aequilibrium Cup Trofeo delle Regioni 2023, grazie al quale il nostro territorio potrà di nuovo ospitare diverse centinaia di persone tra atleti, di ottima prospettiva, e accompagnatori.
“C’è grande continuità nella promozione in Molise di una disciplina bellissima quale è la pallavolo, mi congratulo con la Federvolley nazionale e regionale per l’ottimo lavoro svolto.
“La Regione è vicina ai diversi interpreti dello sport, dagli atleti, ai tecnici fino alle società. Sono uno sportivo anch’io e so quali e quanti valori siano strettamente connaturati alla pratica di una qualsiasi disciplina.
“A voi giovani studenti – ha concluso Toma – il mio augurio di trascorrere una piacevole mattinata di sport e di vita, insieme con un portatore sano di esempi preziosi oltre che di incredibili successi, un campione nell’accezione più nobile del termine”.
Gravina saluta all’Unimol Ferdinando De Giorgi
Gravina: “Vincere bene non è solo una questione estetica, ma è qualcosa che nasce dal modo di prepararsi al confronto e alla crescita”
Questa mattina a Campobasso, presso l’aula magna dell’Unimol, il tecnico della nazionale maschile di Pallavolo Italiana ed ex palleggiatore della ‘Generazione dei Fenomeni’, Ferdinando De Giorgi, ha incontrato gli studenti dell’Ateneo alla presenza del numero uno federale Giuseppe Manfredi e del rettore dell’Unimol Luca Brunese. A moderare il confronto ha provveduto il delegato allo sport dell’Ateneo Germano Guerra.
“Le capacità che ognuno di noi possiede in dote, di qualunque tipo esse siano, vanno allenate. Come vanno ridefiniti, sempre, gli obiettivi una volta raggiunti. – ha detto il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, accogliendo Ferdinando De Giorgi -Crescere e migliorarsi. È questo ciò che la cosiddetta Generazione dei Fenomeni della pallavolo italiana degli anni novanta ha portato in dote non solo al sistema pallavolistico nazionale, ma all’intero sport italiano e con esso alla nostra società. Per questo non c’è luogo migliore di un’aula universitaria dove poter ascoltare e incontrare l’allenatore della nazionale Italiana di Pallavolo che proprio di questo modo di intendere lo sport e di ciò che attraverso lo sport si può raggiungere per sviluppare il proprio percorso di crescita professionale, ha saputo essere un protagonista.
De Giorgi ha, infatti, vinto molto da giocatore come da allenatore, ma non è sulle vittorie che ha puntato. – ha sottolineato il sindaco Gravina – Ciò che lo ha contraddistinto e che dovrebbe caratterizzare sempre la visione di chi è chiamato a raggiungere degli obiettivi importanti, sia in prima persona che come parte di un gruppo, è il percorso che si compie per arrivare al risultato finale. Su quel percorso ognuno di noi può incidere preparandosi, incuriosendosi, lasciando la propria zona di comfort per andare incontro al futuro.
La pallavolo in Italia ha avuto la necessità prima e il coraggio poi di sapersi rinnovare, – ha aggiunto Gravina – ha avuto il merito di comprendere qualcosa che la società del nostro paese oggi ha la medesima necessità di attuare, ovvero creare le condizioni e utilizzare i metodi appropriati per ampliare le proprie opportunità di crescita. Questo lo si può fare solo se si ha il coraggio di non ancorarsi a quanto già ottenuto e si ritiene, invece, che sia importante, più di una vittoria secca, fatta di una sola partita, un percorso che porti a giocarsi un intero campionato e anche più di uno.
Questo è, in parole molto semplici, ciò che sta dietro il concetto di programmazione, altro cardine che De Giorgi da giocatore ha provato sulla sua pelle e da allenatore ha perseguito con la consapevolezza che programmare significa, in ogni campo, lavorare il doppio, lavorare spesso in campi e settori dove gli altri non hanno lavorato ancora, ovvero innovare, significa anche rimodulare in corsa e sapere che tutto ciò richiede il giusto tempo, saperlo e, nonostante tutto, restare concentrati. La nostra città proprio sul versante dell’innovazione sta puntando forte. La casa delle tecnologie emergenti, MolisCTE, che sorgerà presso la Cittadella dell’Economia a Selva Piana, è frutto proprio di un connubio che abbiamo voluto espressamente dedicare all’innovazione tecnologica e al mondo del benessere fisico sportivo.
Vincere bene non è solo una questione estetica, ma è qualcosa che nasce dal modo di prepararsi, prim’ancora che alla vittoria, al confronto con gli altri. Per il modo in cui si vince si è ricordati più che per le vittorie. – ha detto in conclusione il sindaco di Campobasso – Ciò che rende epico nello sport un risultato è il modo in cui lo si è costruito, il modo in cui lo si è vissuto e la capacità di ripartire da lì per andare ancora oltre, con un nuovo programma, ancora più inclusivo. La pallavolo italiana e l’allenatore della nostra nazionale hanno mostrato di avere ben chiari questi concetti, lo hanno mostrato non con i titoli, ma con il modo con cui li hanno nel tempo ottenuti. Per questo, siamo fiduciosi che di trofei in bacheca sottorete ne verranno altri e saranno, come quelli precedenti, indimenticabili.”