Trasporti, botta e risposta tra Sati e Cisal. L’azienda: i nostri pagamenti sono regolari

Scritto da
Pubblicità

“Prendiamo atto delle precisazioni della SATI e diamo conferma che non c’è mai stata necessità di ricorrere all’azione giudiziaria per il recupero della retribuzione, ma non l’abbiamo nemmeno mai affermato. L’evasivo e approssimativo tentativo di smentita dell’azienda, comunque, non modifica il fatto che la Regione, crediamo unica in Italia, compensa mensilmente le imprese di trasporto, per cui ci riesce difficile comprendere come si possa affermare di aver versato regolarmente e mensilmente “ogni altro emolumento”.

Lo ha specificato la Faisa Cisal dopo una replica della Sati a un precedente comunicato stampa del sindacato sui pagamenti ai dipendenti.

“Ricordiamo, se fosse sfuggito, il ritardo dei versamenti al fondo previdenziale di categoria denominato “Priamo”, perché questo è un elemento importantissimo del futuro previdenziale dell’autoferrotranviere. Abbiamo la risposta del fondo di categoria del 26/1/23. Ci preme sottolineare che son ben altre le questioni da affrontare con la SATI, la quale si limita ad eludere, sistematicamente, le problematiche sollevate nel corso del tempo. Ne citiamo solo alcune:
• l’utilizzazione di un autista per oltre 11 ore di guida, in palese violazione delle norme del C.d.S.;
• l’indagine da stress di lavoro correlato (viste le numerose problematiche), verbalizzato e mai attuato.
Dalla “replica” (non si capisce a cosa) rileviamo che le altre questioni da noi sollevate e comprovate, seppur di
rilevante interesse pubblico, per la Sati “non richiedono neppure specifica replica”. Citiamo:
• la sicurezza delle fermate di servizio (99% fuori norma);
• la vetustà degli autobus (solo con l’intervento regionale si sta rinnovando il parco mezzi),
• l’assenza di contrattazione aziendale, pur percependo le risorse dalla Regione (fonte: relazione G.d.F.);
• la produttività degli autisti molisani (fonte C.N.T.);
• il sistema antiquato della bigliettazione (non esiste il biglietto unico regionale e non esistono controlli da
parte della Regione sulle vendite dei biglietti, come non esiste un sistema telematico di controllo del
percorso ed informativo)”.

Questo in precedenza aveva affermato la Sati,

In alcuni articoli di stampa comparsi nei giorni scorsi su varie testate giornalistiche locali è apparsa la notizia che la S.A.T.I. s.p.a. non pagherebbe gli stipendi al proprio personale dipendente se non dopo l’effettivo versamento da parte della Regione Molise del corrispettivo contrattuale. Gli articoli proseguono poi con affermazioni fantasiose, prive di fondamento e di consistenza, anche minima, che non richiedono neppure specifica replica. Invece, sulla questione del pagamento degli stipendi al proprio personale dipendente la S.A.T.I. s.p.a. ritiene opportuno intervenire al fine di rappresentare che la notizia diffusa a mezzo stampa non risulta veritiera. La S.A.T.I. s.p.a. infatti ha sempre regolarmente versato, con cadenza mensile, lo stipendio e ogni altro emolumento dovuto al proprio personale. Ciò sempre e comunque, a prescindere dal tempestivo o dal ritardato pagamento da parte della Regione del corrispettivo contrattualmente previsto.

A riprova della regolarità e puntualità nel pagamento degli stipendi da parte della S.A.T.I. s.p.a. vi è la circostanza, incontestabile, che quest’ultima Società non ha mai ricevuto una sola azione giudiziaria da parte di propri dipendenti a titolo di mancato o ritardato pagamento degli emolumenti stipendiali o di altre spettanze retributive.

Infine, la S.A.T.I., ove dovessero essere diffuse ulteriori notizie tendenziose o non veritiere, evidentemente dirette a ledere l’immagine e il buon nome della Società, si rivolgerà direttamente alle autorità giudiziarie competenti per la tutela dei propri interessi.