Regionali 2023, Azione Italia Viva tenta il colpaccio col Pd: candidare alla presidenza il giudice Di Giacomo

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La notizia è arrivata da Isernia insieme alla calza della Befana. Il giudice Enzo Di Giacomo sarebbe ancora una volta al centro dei movimenti preelettorali per le regionali di primavera.

Fu lui che cinque anni fa è entrato Papa ed è uscito Cardinale durante tutte le consultazioni del centrodestra, prima della scelta definitiva su Donato Toma.

Ora dopo cinque anni il suo nome, stando ad indiscrezioni, sarebbe di nuovo su un tavolo delle trattative. Ma stavolta non di centrodestra.

A volerlo fortemente sarebbero uomini e donne del terzo polo ( Azione – Italia Viva) tentando l’accordo con una parte del PD che sarebbe fortemente favorevole a questo contatto.

Che il segretario del PD Vittorino Facciolla punti al campo larghissimo ormai è cosa nota. Vorrebbe tentare in una impresa riuscita finora solo al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: quella di mettere insieme al PD sia il terzo polo che il Movimento Cinque Stelle. Si rischia però di far esplodere il Pd stesso mandandolo in frantumi.

Ricordiamoci però che a Napoli nel 2021 la lista che faceva riferimento a Italia Viva era una civica che non aveva presentato il nome. Ora invece Carfagna e Rosato ci terrebbero ad eleggere usando propri nomi e propri simboli. Quindi sembrerebbe difficile riunire intorno alla figura indipendente e stimata del giudice Di Giacomo, sia esponenti del Terzo Polo che del Movimento Cinque Stelle. Anche tenendo presente che a livello nazionale i rapporti tra i due partiti si deteriorano giorno dopo giorno.

Anche perché dietro a nome di Di Giacomo ci potrebbero essere le stesse forze di cinque anni fa che arrivano da Venafro, totalmente maldigerite dal Movimento.

In questo caso si potrebbe creare uno scenario di corsa a tre più uno. Da una parte il centrodestra classico con Forza Italia, Fratelli D’Italia e Lega, dall’ altra il Movimento Cinque Stelle con le forze della sinistra radicale e in mezzo Azione Iv, PD e probabilmente anche partiti centristi come l’Udc. Con la variabile fissa delle forze antisistema che si stanno organizzando per trovare una alternativa a questo stato di cose.

Per ora ragioniamo nel campo delle indiscrezioni. Tuttavia questa potrebbe trovare il crisma dell’ufficialità in qualche giorno.