Famiglie di minori vittime di violenza e abusanti nello stesso progetto: l’idea coordinata dall’ Ats di Campobasso

“Centro Be future Molise- Centro di aiuto alle famiglie con Minorenni vittime di violenza e abusanti”.
Un nome che da solo è tutto un programma. Ed è una cosa che solo a nominarla lascia più di qualche dubbio. Soprattutto nei casi in cui vittime e carnefici, entrambi minorenni, possono essere coinvolti nello stesso crimine. Ma è comunque una comparazione che offende le famiglie con vittime di reato. Che non possono e non dovrebbero essere messe sullo stesso piano di chi ha in casa colui o colei che potrebbe aver provocato una sofferenza all’altro. Il progetto ha la durata di 18 mesi ed è in realtà già partito dal novembre scorso. Ma giovedì vede un ulteriore passo in avanti.
Infatti alle ore 11.00, presso la Sala della Giunta di Palazzo San Giorgio, verrà sottoscritto il protocollo d’intesa operativo pubblico/privato finalizzato alla piena realizzazione delle azioni previste dal progetto “Be Future” e al coordinamento tra i soggetti firmatari per l’ottimizzazione delle risorse pubbliche e private finalizzate alla prevenzione e al trattamento di situazioni di violenza che interessano minorenni.
“Il progetto, “Centro Be Future Molise – Centro di aiuto alle famiglie con minorenni vittime di violenza e abusanti” – si legge in una nota del Comune – é partito il 15 settembre 2022, avrà una durata complessiva di 18 mesi, è finanziato dalla parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia e mira a garantire un sostegno alla genitorialità ed alle famiglie di minori vittime di violenza e minori abusanti.
In particolare, la progettualità intende sviluppare azioni volte alla protezione dei minori vittime di violenza ed anche ai minori “abusanti”, una volta conclusosi l’iter giudiziario nel quale il minore è stato coinvolto, al fine di favorire la prevenzione del rischio di recidiva ed il reinserimento sociale. Tali azioni di protezioni saranno articolate attraverso interventi specifici di sostegno alla genitorialità e, più in generale, alle famiglie in cui si trovano i minori stessi, in una più ampia ottica di assistenza ed inclusione sociale. Si intende così sviluppare e consolidare reti territoriali fra vari attori pubblici e privati per la definizione di strategie, azioni ed interventi integrati, pluridisciplinari e intersettoriali, in materia di protezione e reinserimento sociale delle vittime e dei rei minori, una volta usciti dall’iter-giudiziario.
Il Progetto coprirà le principali fasi di intervento protettivo dei minori vittime e di sostegno alla genitorialità, garantendo un complessivo e organico approccio multidisciplinare.
Sarà cura dell’ATS di Campobasso, capofila dell’azione, coordinare le attività del progetto e aggiornare ogni partner sull’avanzamento dell’iniziativa”.
Saranno presenti per la firma del protocollo: l’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso – la Kairos Cooperativa Sociale Arl Onlus Ets – la Cooperativa Sociale Be Free – l’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Molise – la Garante dei Diritti della Persona – la Direzione Generale A.S.Re.M. – la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Campobasso – la Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Campobasso – la Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Larino – la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Campobasso – il Tribunale per i Minorenni di Campobasso – l’Ufficio di Servizi Sociali per Minorenni (U.S.S.M.) di Campobasso – la Questura di Campobasso – il Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Campobasso – l’Ufficio Scolastico Regionale del Molise, l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Campobasso.
Di sicuro la tematica andrà affrontata meglio ma sarebbe stato opportuno forse trattare le famiglie delle vittime e quelle degli abusanti in due situazioni distinte e separate. Anche per non dare l’idea che essere vittime e delinquere sia minimamente paragonabile.