Elezioni, popolo disinteressato e calma piatta: poca la voglia di incidere sul futuro del Molise

Con oggi termina la pausa pasquale della politica regionale, soprattutto in vista delle regionali del 25 e 26 giugno. Tuttavia per 14 comuni su 136 è anche la settimana della presentazione delle liste per le comunali del 14 e 15 maggio.
Di Viviana Pizzi

Tra gli appuntamenti più importanti quelli di Venafro, Larino, Guglionesi, Vinchiaturo e Montaquila. Il primo comune soprattutto perché proprio nel comune con sindaco Alfredo Ricci ( che è anche presidente della provincia di Isernia) si sta assistendo a ulteriori tagli alla Sanità con la demedicalizzazione del servizio 118. Non meno importante l’ appuntamento nel comune frenano dove negli ultimi anni ( soprattutto quelli della pandemia) si attendeva l’utilizzo del Vietri di Larino come ospedale Covid-19. Niente di tutto questo è accaduto. Il nosocomio resta fermo come una cattedrale nel deserto.
Ma ecco quali sono i Comuni al voto: in provincia di Campobasso abbiamo Campochiaro, Guglionesi, Larino, Macchia Valfortore, Montorio dei Frentani, Oratino, Ripabottoni, Salcito, Vinchiaturo.
In provincia di Isernia ci sono, Belmonte del Sannio, Castelpizzuto, Montaquila, Sessano, Venafro.
Le liste vanno presentate entro sabato alle ore 12. E c’è da aspettarsi che in base ad alcune scelte che verranno fatte si potrà capire anche meglio la dinamica delle elezioni regionali.
Ma dove eravamo rimasti? A un centrodestra bloccato dai guai interni a Forza Italia tra la malattia di Berlusconi e i problemi giudiziari di Claudio Lotito come presidente della Lazio nell’inchiesta sulle fideiussioni.
A Fratelli d’ Italia che si gioca la leadership in base ai sondaggi commissionati da Iorio contro le aspirazioni dell’assessore in carica Quintino Pallante. E alla Lega pronta ad appoggiare il nome di Francesco Roberti e non quello di Donato Toma. Ammettendo di non avere loro stessi un candidato spendibile per il vertice di via Genova.
Nel centrosinistra invece si riparte dal tavolo ristretto convocato nella scorsa settimana. Con nomi corrispondenti ai consiglieri regionali in carica che alla fine, almeno per quello che pensiamo noi di Controvento, non potranno essere loro i candidati ufficiali.
Con il rettore di Unimol Luca Brunese, e il giornalista Domenico Iannaccone ad attendere eventuali investiture.
Potrebbe essere anche la settimana del terzo polo che decide da che parte stare o delle forze antisistema che annuncino una strada diversa.
Ma in tutto questo cosa manca? L’ aggregazione popolare intorno a questa o a quella lista. Mancano piazze reali di discussione dove ci si riunisca per trovare questa alternativa. E manca anche la discussione sul virtuale. Nessun profilo Facebook creato ad arte, nessun nuovo gruppo di discussione. Con un Molise che sembra abbandonato a se stesso. Con un destino di cui importa poco a tutti. Già rassegnati a non fare nulla per cambiare un sistema che li avvolge come in un vortice distruttivo dove a gestire la cosa pubblica saranno sempre e comunque gli stessi.
Saranno le amministrative più piatte della storia? Nei prossimi giorni ne avremo contezza ma se il buongiorno si vede dal mattino è facile immaginarlo.