Costituente Comunista, Giambarba: fermiamo l’ alternanza scuola lavoro

Una norma iniqua e arcaica prevede che per essere risarciti dall’Inail in caso di morte o incidente sul lavoro lo stagista debba essere “capofamiglia” . Per questo la famiglia del 18enne Giuseppe De Seta non riceverà alcun indennizzo
Di Michele Giambarba
Desta a dir poco scalpore la notizia che l’INAIL non risarcirà la famiglia De Seta!
Giuseppe, studente 18enne, era stato schiacciato da un blocco di acciaio lo scorso 16 settembre durante uno stage in un’azienda vicino a Venezia.
La norma è assurda: sembra, infatti, che gli indennizzi possano essere pagati da parte dell’INAIL solo se lo stagista è anche «capofamiglia».
Ora, come può l’estensore di questa norma pensare che uno studente costretto a lavorare gratis possa essere anche il capofamiglia ?
Sappiamo che sono quattro le persone indagate per la sua morte, e che sia l’assicurazione della scuola che quella dell’azienda dovrebbero pagare un risarcimento slegato da quello dell’INAIL.
Il problema grave, e che abbiamo sempre condannato, è come uno studente possa diventare forza lavoro sostituendosi, di fatto, a chi del lavoro campa. Ognuno al proprio posto: lo studente a scuola a studiare, l’operaio a lavoro e nel pieno rispetto della tutela della salute nel posto di lavoro!