Benedetto XVI, iniziano gli omaggi in Vaticano: i ricordi dei preti più conosciuti non tutti positivi
Sono iniziati oggi gli omaggi alla salma di Benedetto XVI in Vaticano.
Sarà esposta per tre giorni, fino ai funerali che si celebreranno giovedì 5 gennaio. Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è andata stamattina nella basilica vaticana. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha reso omaggio al Papa emerito prima dell’apertura della basilica al pubblico.
Hanno reso omaggio a Ratzinger anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. La salma di Benedetto XVI, vestito con paramenti rossi, è posizionata davanti all’altare del Bernini, all’interno della Basilica. Ai lati del feretro due guardie svizzere e il segretario di Ratzinger, monsignor Georg Gaenswein.
La traslazione della salma di Benedetto XVI dal monastero Mater Ecclesiae alla basilica di San Pietro, per l’omaggio dei fedeli, è avvenuta, in forma privata, alle 7. Il breve rito, presieduto dal cardinal Mauro Gambetti, arciprete della basilica di San Pietro, è durato fino alle 7:40. Poi è stata ultimata la preparazione della Basilica per l’arrivo dei fedeli in visita al Papa emerito.
In queste ore però non tutta la Chiesa ha espresso giudizi positivi sul Papa Emerito. Tra questi, come riporta il Fatto Quotidiano, c’è padre Alex Zanotelli.
” Il gesto più bello di Papa Benedetto, per il quale resterà nella storia, sono le sue dimissioni”, ma “è stato un pontefice intransigente, incapace di relazionarsi con la gente”. Queste le parole del comboniano. Anche il fondatore di “Exodus” don Antonio Mazzi, lo ricorda con parresia. “Era un intellettuale ed è rimasto tale fino alla fine -sostiene Zanotelli- sempre. Ho parlato con tanti preti tedeschi che mi hanno confidato la sua incapacità a relazionarsi con la gente”.
Invece ad avere un ricordo personale positivo di Benedetto XVI è don Maurizio Patriciello: “L’ho visto con i giornalisti di Avvenire. E’ indimenticabile la sua mano tenera, bianchissima. Solo la storia farà comprendere la grandezza di questo Papa che è arrivato dopo Karol Wojtyła che era molto mediatico. Ha lasciato il pontificato con coraggio, senza farsi influenzare da nessuno. Chi, dei nostri cattolicissimi fratelli, lo ha criticato, ha polemizzato su di lui, non l’ha capito e nemmeno io li comprendo”. Il sacerdote anti camorra fa memoria delle parole che Ratzinger, da cardinale, pronunciò alla Via Crucis celebrata al posto di Giovanni Paolo II, già molto ammalato: “Parlò di sporcizia nella Chiesa, a proposito della pedofilia”.