Atm, Pallante replica a La Rivera: l’unico su 29 concessionari che paga in ritardo i dipendenti


L’ assessore ai Trasporti Quintino Pallante ha replicato all’Ad di Atm Giuseppe Larivera che ha accusato, con una nota, la Regione «di ritardi nei pagamenti».
«Intanto giova ricordare – esordisce Pallante – che i concessionari sono 29 e lui è l’unico che non ha mai pagato puntualmente i dipendenti.
Mai nessuno prima aveva utilizzato i poteri sostitutivi e chi mi ha preceduto sosteneva che non si potesse fare e oggi, invece, si fa. Negli anni è stato abituato, con vezzo insopportabile, a trovare terreno fertile, scaricando le responsabilità sul sistema pubblico e mettendolo sotto scacco. Ma sono gli ultimi tentativi scomposti di chi sa di aver terminato un percorso, dal momento che le procedure sono state avviate e la sua azienda non ha risposto. Dunque Atm non ci sarà e sono i colpi di coda di chi verrà giudicato dai propri lavoratori.
Parla di crediti vantati – prosegue l’assessore – ma l’amministrazione paga ed è la più celere d’Italia, lui, invece, come tutti sanno, ha dovuto cambiare più volte aziende.»
Proprio oggi la Regione ha provveduto al pagamento, tramite i poteri sostitutivi, di altri lavoratori. «Ad oggi abbiamo pagato tutti i dipendenti che ne hanno fatto richiesta e per i quali è stato completato l’iter di verifica. Man mano che l’iter si completa vengono pagati altri lavoratori. Ma lui ci ostacola anche in questo non volendo concedere le busta paga dei dipendenti, cosa necessaria per poter provvedere al pagamento con i poteri sostitutivi.»
Pallante va giù duro e continua parlando di «ricatto nei confronti della Regione che va avanti da anni. Siccome le procedure di sostituzione sono partite si scaglia contro la Regione, ma questo non gli fa onore perché dovrebbe ricordare che è un imprenditore monomandatario da 40 anni e dovrebbe avere rispetto per la Regione che in 40 anni gli ha dato milioni e milioni di euro. Probabilmente non è in grado di sopportare un contenzioso perché impegnato in altre attività. Quando parla della Corte dei Conti, pensasse alle sentenze che lo riguardano personalmente.»
«Infine – conclude Pallante – voglio ricordare che è quello che prende più rimborsi per chilometro, 2,50 euro. Gli altri 29 concessionari, che hanno un prezzo inferiore a chilometro, riescono a pagare e lui no.
E’ la fine di un sistema – la chiosa dell’assessore – costruito negli anni a suo e consumo.»