Atm, Cisal e Ugl precisano: per alcuni casi il ricorso giudiziale per ottenere gli stipendi era irrinunciabile

Dopo il presidio dei lavoratori Atm le sigle sindacali di comparto di Cisal e Ugl hanno voluto tracciare un loro bilancio su quanto accaduto due giorni fa con l’incontro ufficioso ottenuto con l’assessore Pallante che presto si trasformerà in ufficiale.
“l presidio presso la Giunta regionale del Molise, ampiamente partecipato anche con lavoratori di altre sigle sindacali (seppur in orario di lavoro, ha superato le nostre previsioni è servito a chiarire le posizioni delle 00.SS. reclamanti, incertezza in merito all’intervento sostitutivo, causa la poco trasparente modalità di informazione ed attuazione, la quale ha fatto sì che alcuni percepissero la mensilità di ottobre, mentre la maggioranza ne è rimasta priva, e la Regione, rappresentata dall’assessore trasporti, dove Pallante, che ha confermato l’intento regionale di applicare la legge per sostituirsi alle ditte inadempienti nel pagamento della retribuzione, sia pure con qualche ritardo dovuto alla burocrazia. Conseguentemente, nei tempi previsti, i dipendenti potranno, in futuro, chiedere alla Regione di sostituirsi all’ATM per il pagamento della retribuzione. Ora, premesso che la questione del pagamento della retribuzione è solo la punta dell’iceberg di una incontrollata e pericolosa gestione del TPL (molteplici sono le problematiche che affliggono il settore, come abbiamo sempre isolatamente denunciato, ci basta citare la questione dei riposi settimanali ridotti in base a delle sentenze che non sono state prese in considerazione nemmeno dalle associazioni datoriali nazionali e di cui la Regione ha delle responsabilità, se non altro per l’ignavia) e che la gara per l’aggiudicazione dei due lotti in gara, come impostata, non servirà a risolvere la montagna di problemi, prendiamo Io spunto per fornire alcune precisazioni, anche per errate notizie apparse su un quotidiano, probabilmente dovute ad un fraintendimento. La scelta delle scriventi di affidarsi all’intervento sostitutivo della Regione risale all’anno 2014 (pertanto non crediamo che chi non conosceva nemmeno tale possibilità, esistente anche prima dell’amiate codice degli appalti, risalente al 2016, sia in grado di impartire lezioni; il DPR di attuazione risale al 2010) ed abbiamo prodotto le istanze, per conto dei lavoratori per quasi tutto il 2015, reiterate ancora nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020, reiterate nell’anno 2021 e 2022, sempre con esito negativo; per questo motivo non esistendo alternative, è diventato irrinunciabile il ricorso dei dipendenti alle aule giudiziarie, per ottenere quanto spettante; senza sui ricorsi, ricevere la retribuzione sarebbe stata pura utopia. Sui ricorsi non siamo, volutamente, intervenuti, perché, oltre ad essere una scelta individuale, sarebbe stata una indebita ingerenza nel valutare le necessità di un lavoratore. Quindi, è evidente la nostra inequivocabile convinzione di soluzione al problema ricorrendo alla possibilità offerta dal Codice degli Appalti. Sulle dichiarazioni della società ATM, nel comunicato stampa del 12/1/23, precisiamo che le detennine della Giunta Regionale di ottobre e novembre 2022, per il pagamento alle altre società del TPL, non potevano disporre alcun pagamento in favore dell’ATM, perché mancavano le fatture della società stessa (se non le ha inviate, la Regione non poteva fare nulla). Infine, contrariamente ad altri non abbiamo alcun filo diretto con l’assessore Pallante, perché preferiamo un confronto leale e trasparente, sia pure con differenti vedute in una riunione ufficiale. Tale metodo dovrebbe incontrare il favore dello stesso assessore, il quale, al termine del presidio, ha confermato, a breve, un incontro ufficiale”.