Verso il 25 novembre, Cav insufficienti sul territorio nazionale: Molise al quinto posto

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É novembre, il mese in cui si dovrebbe sensibilizzare la popolazione sulle violenze sulle donne e sul femminicidio. Controvento.online inizia oggi con il suo viaggio tra disservizi e cose che funzionano riguardo alla violenza sulle donne.

Ci siamo chieste, tanto per iniziare, quante strutture ci sono in Molise e ci siamo date una risposta. Si tratta dei centri antiviolenza legati a Befree e Liberaluna. E la casa rifugio di Befree. Se si ragionasse soltanto in termini assoluti il Molise sarebbe sicuramente agli ultimi posti. Ma da quando nel 2012 non ci fossero centri antiviolenza ad ora ci sono stati passi avanti.

Dai dati di Openpolis sul tema risulta che il Molise abbia fatto passi da gigante. Lo studio riguarda la presenza di centri antiviolenza e case rifugio ogni 10mila donne.

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Le regioni che ne hanno di più sono Umbria, Friuli, Lombardia e Sicilia prime con circa 0,4 strutture totali ogni 10mila donne. Il Molise con le strutture di Befree e Liberaluna è quinto con 0,34 strutture. Mentre agli ultimi posti troviamo Lazio (0,20), Marche (0,18), Piemonte (0,16) e Basilicata (0,15).

857 le strutture in Italia, di cui 396 centri anti violenza e 461 case rifugio.La regione con più centri anti violenza è la Campania (65) che è anche il territorio che riceve più risorse per questo servizio.

Allo stesso modo, quella con più case rifugio e maggiori finanziamenti è la Lombardia (148).Anche considerando i numeri assoluti tuttavia è piuttosto chiaro che parliamo di servizi numericamente insufficienti a far fronte a un fenomeno che potenzialmente riguarda una larga fetta di popolazione.

Infatti è significativo su questo il dato Istat secondo cui il 31,5% delle donne comprese tra i 16 e 70 anni (all’epoca 6 milioni e 788mila) ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale.

Una percentuale elevata, che tra l’altro esclude tutte quelle forme di violenza psicologica ed economica per cui ugualmente si rende necessario supporto, aiuto e rifugio.Per contrastare efficacemente la violenza di genere è necessario continuare a investire sulla diffusione nei territori di presidi e servizi. E parallelamente lavorare su una strategia di lungo periodo, che miri a intaccare il fenomeno dalle radici, attraverso l’educazione nelle scuole, la formazione sul lavoro e le iniziative culturali e sociali.