Tempio crematorio a Larino, un progetto avversato da minoranze e comitati: fermiamolo

Quattro milioni e quattrocento mila euro. Sono questi i fondi che verranno investiti a Larino per il tempio crematorio. É stato reso noto con la delibera di giunta n.104 del 26 ottobre 2022 dal comune di Larino.
Si tratta di una proposta di project financing della ditta di Osvaldo Di Lorenzo, riguardante l’ampliamento del cimitero con annessa realizzazione di un tempio della cremazione.
La proposta, che è stata approvata dal sindaco Puchetti e dalla sua giunta comunale ha scatenato un vespaio di polemiche. Nonostante siano moltissime le persone che scelgano di farsi cremare.
Tra questi movimenti e partiti che sono rappresentati in consiglio comunale. Il Pd ha organizzato anche una manifestazione di protesta in programma il 5 dicembre.
“La decisione di presentare tale proposta -si legge nel progetto di fattibilità- deriva dalla considerazione della necessità, ormai improcrastinabile, di dotare il Cimitero comunale di nuove strutture funerarie alla luce della quasi esaurita disponibilità delle stesse e da un attento studio che evidenzia un crescente sviluppo della politica della cremazione. Quindi la realizzazione di un Tempio Crematorio, da un lato soddisfa la richiesta in crescita, da parte sia dei cittadini del Comune di Larino ma anche e soprattutto dei comuni del bacino di utenza limitrofo individuato, verso una forma di sepoltura che si basa proprio sulla cremazione della salma e dall’altro di diminuire il carico di manufatti da realizzare nelle apposite aree cimiteriali comunali nei prossimi anni.
Con l’assegnazione degli ultimi loculi disponibili, e quindi la saturazione del cimitero civico e partendo dalla raccolta e analisi dei dati statistici, demografici e urbanistici -si legge ancora nel progetto di fattibilità-una valida alternativa utile a contenere le dimensioni del cimitero, è la realizzazione di un numero contenuto di loculi per ottemperare le attuali necessità per un numero limitato di anni e la costruzione di un idoneo tempio crematorio, anche sulla scorta di un’evoluzione normativa e socio-culturale, atto a soddisfare le esigenze nel tempo.
Per evitare questo disagio, considerando che lo spazio richiesto non necessita di dimensioni elevate e tenuto conto della scarsità e del costo dei loculi di futura costruzione, si ritiene che la realizzazione del tempio crematorio nel Comune di Larino, considerata la sua posizione strategica, possa rispondere in maniera adeguata alle esigenze dei cittadini, soprattutto grazie alla utilizzazione anche da parte dei cittadini dei comuni della Regione Molise, oltre che costituire una valida alternativa alle tumulazioni ed inumazioni con notevoli economie e risparmio di suolo.
Il tempio crematorio verrà realizzato in uno spazio a ridosso del muro di cinta dell’attuale cimitero su una superficie di circa 192,5 mq. Il forno di cremazione avrà una struttura estremamente compatta anche per contenere la camera di cremazione e la camera di post-combustione, dove i fumi saranno trattati termicamente nel rispetto dei parametri di legge e nel più assoluto rispetto dell’ambiente e delle più recenti normative relative. La durata della concessione prevista del tempio crematorio è di 30 anni.
Intanto il Movimento Articolo 32 ed il Comitato Basso Molise per il Bene Comune, rendono noto il proprio disaccordo per la realizzazione del progetto in project financing presentato dalla ditta Osvaldo di Lorenzo ,che comprende la realizzazione di un tempio crematorio nel cimitero del comune di Larino. Tale opera contrasterebbe palesemente con la naturale vocazione della città Frentana e del suo hinterland che sono di tipo eno-gastronomiche, agricole e turistiche. La presenza di un inceneritore di resti umani sul nostro territorio, risulterebbe deleterio per il turismo arrecando un grave danno di immagine alla città scrigno di tesori archeologici di epoca romana, danneggerebbe gravemente il titolo faticosamente guadagnato di Capitale delle Città dell’Olio e gli agricoltori tesorieri della cultivar autoctona Gentile di Larino riconosciuta come DOP e della pregiata Tintilia. Va inoltre sottolineato che la realizzazione del tempio crematorio porterebbe dei benefici economici irrisori al nostro comune e non risulterebbe utile alla crescente domanda di lavoro dei nostri giovani,costretti quotidianamente ad emigrare . Come Comitati nati a difesa della sanità pubblica non possiamo accettare che un impianto a combustione possa ulteriormente alimentare i già numerosi casi di cancro che registriamo nell’area del basso Molise probabilmente causati dalla presenza di una industria chimica nel nucleo industriale di Termoli , come non possiamo ignorare le tante relazioni di Enti Nazionali in ambito ambientale che allertano sui rilasci nell’aria di mercurio ed altri agenti cancerogeni per l’uomo e l’ambiente , conseguenti alla combustione di salme. Va tenuto conto che il nostro cimitero è ormai inglobato nel centro abitato e sovrastato da diverse residenze , riteniamo inaccettabile che la giunta , seppure non in maniera irreversibile, abbia approvato questa macabra scelta di progresso ignorando completamente l’impatto che avrebbe l’impianto sulla qualità della vita di quanti abitano nell’ immediata vicinanza dell’area individuata . In un territorio che si pone agli occhi del mondo come un angolo di paradiso, per la qualità dell’aria e della vita, non c’è spazio per un inceneritore, né ora, né nel futuro , né al cimitero e in nessun luogo di queste terre. Come cittadini , i componenti dei comitati non riescono a spiegarsi come il sindaco Puchetti e solo due consiglieri, Pontico e Vesce , a breve scadenza del loro mandato elettorale, abbiano potuto autorizzare un progetto di tempio crematorio a valenza inter-regionale, senza preventivamente aver coinvolto la cittadinanza ed il loro stesso consiglio comunale, così come è ritenuta grave la leggerezza nell’approvare un progetto in project financing presentato da una ditta che negli anni passati è stata sottoposta a indagini dalla magistratura per reati configurati nello smaltimento illecito di rifiuti generati dai processi crematori delle salme, senza aver prima verificato e controllato le credenziali della ditta proponente. Per le ragioni elencate, i Comitati chiedono al sindaco di Larino, che sia immediatamente revocata la convenzione ed altresì chiedono ,che tutto il consiglio comunale, metta in campo ogni azione in loro potere, utile a scongiurare la realizzazione del progetto presentato dalla ditta Osvaldo di Lorenzo oggetto di discordia.