Stellantis, negli Usa chiuso lo stabilimento di Belvidere: 1200 lavoratori a casa

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Stabilimento chiuso e 1200 lavoratori a casa. Accade a Belvidere negli Stati Uniti. La decisione arriva dal gruppo Stellantis, lo stesso che a Termoli ha previsto la realizzazione di una Gigafactory che potrebbe mandare a casa diversi operai.

Nell’Illinois verrà sospeso a tempo indeterminato lo stabilimento dove viene prodotta Jeep Cherokee che attualmente è uno dei siti produttivi più famosi di Stellantis, il gruppo automobilistico nato dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles e PSA e guidato a livello globale dall’amministratore delegato Carlos Tavares. L’annuncio è arrivato nelle scorse ore con la conferma del licenziamento di tutti i 1200 operai che lavorano ad oggi sul sito produttivo.

Nel suo comunicato, in cui si sottolinea che si aiuteranno i lavoratori a reinserirsi nel mondo produttivo, il gruppo automobilistico ha confermato che la produzione sarà interrotta il 28 febbraio 2023. I motivi di questa decisione sarebbero il calo della domanda del veicolo prodotto in quella fabbrica a causa della pandemia di coronavirus e le difficoltà per la carenza di microchip che hanno causato più volte l’interruzione della produzione a Belvidere.

Stellantis in proposito ha dichiarato: “Il nostro settore è stato influenzato negativamente da una moltitudine di fattori, come l’attuale pandemia di COVID-19 e la carenza globale di microchip, ma la sfida più impattante è l’aumento dei costi legati all’elettrificazione del mercato automobilistico”.

Intanto il sindacato UAW è indignato con Stellantis per la chiusura della fabbrica. In una dichiarazione, Ray Curry ha dichiarato: “Riteniamo che il gruppo automobilistico sbagli gravemente chiudendo questa fabbrica, che ha prodotto profitti per l’azienda dal 1965”.