Somministrati negli Uffici regionali del Ministero dell’Interno, sindacati: “Individuare rapidamente una soluzione lavorativa per l’intera platea”
Mentre lo scenario internazionale quotidianamente ci fornisce notizie sempre più preoccupanti rispetto alla guerra in Ucraina e a fenomeni migratori provenienti dagli Stati a sud del Mediterraneo, in Italia non si è ancora trovato il modo per procedere al rinnovo dei contratti di circa 1200 lavoratrici e lavoratori in somministrazione che operano all’interno di Prefetture, Questure e Commissioni territoriali, proprio a favore di questa categoria di persone che sta vivendo una fase tragica della propria esistenza.
Questo l’allarme lanciato dalla Felsa CISL, NIDIL CGIL e UILTemp regionali.
Anche in Molise, abbiamo potuto beneficiare del lavoro di queste figure, sia nella provincia di Campobasso che in quella di Isernia.
Il prezioso apporto dei somministrati al lavoro nell’Ufficio immigrazione della Questura di Campobasso fino allo scorso 31 dicembre, data di scadenza di alcuni dei loro contratti, ha consentito lo smaltimento di migliaia di pratiche e altrettanti stranieri hanno potuto regolarizzare la loro presenza sul territorio ottenendo un permesso di soggiorno in tempi relativamente brevi.
Ad oggi 1 sola lavoratrice in somministrazione in forza presso la sezione Asilo della Questura di Campobasso e 1 lavoratore presso la Questura di Isernia hanno ottenuto una proroga di poco meno di 3 mesi, con una scadenza fissata negli ultimi giorni di marzo 2023. Gli uffici immigrazione di Questure e Prefetture già risentono del mancato apporto dei somministrati i cui contratti sono scaduti e non prorogati lo scorso 31 dicembre. Ma dal prossimo aprile, se non saranno previste modalità idonee a costruire continuità occupazionale, dovranno fare a meno anche delle ultime due unità di personale, in forza presso le sezioni Asilo delle Questure di Isernia e di Campobasso.
Come si pensa di fronteggiare questo carico di lavoro generato dal fenomeno migratorio e dalla necessità di garantire la sicurezza sul territorio, in una fase in cui gli uffici pubblici sono gravemente carenti di personale se non individuando soluzioni strutturali?
Le nostre categorie nazionali stanno conducendo una forte mobilitazione in tutti i territori con presidi e manifestazioni proprio per sensibilizzare il Governo affinché non disperda questo patrimonio professionale, continuando a offrire assistenza a donne e uomini particolarmente fragili, che paiono destinati a aumentare.
Ci auguriamo che si trovi una soluzione in tempi rapidissimi a questa vertenza, sia per dare continuità occupazionale a questo gruppo di operatori, scaduti e in scadenza, sia per proseguire in un servizio così importante dal punto di vista umano prima che amministrativo.
Ci appelliamo, concludono dai sindacati, ai Prefetti di Isernia, Dott.ssa Franca Tancredi e di Campobasso, Dott.ssa Michela Lattarulo, quest’ultima, da pochi giorni insediata e alla quale cogliamo l’occasione per porgere auguri di buon lavoro, affinché si facciano portavoce presso il Ministero competente di questa che è certamente un’emergenza nell’emergenza”.