Scontro sanità pubblica contro privata: guerra dei Roses tra Greco e ospedalità privata

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Sanità pubblica contro Sanità privata. Sembra una battaglia di botta e risposta che rimanda alla Guerra dei Roses. Dove Barbara e Oliver litigano a tal punto da rompere il lampadario della casa e morire entrambi.

In Molise i protagonisti sono il Movimento Cinque Stelle e l’Aiop. Eravamo rimasti alla famosa conferenza stampa di Aiop dove Stefano Petracca aveva sottolineato che alcuni politici avrebbero meritato la galera per alcune dichiarazioni bugiarde. L’ultima puntata la ha scritta proprio Greco qualche ora fa.

“Questa mattina – ha sostenuto – ho appreso dalla stampa di essere stato invitato ad un confronto da parte di alcuni membri di Gemelli Molise. Tuttavia, non credo che qualche commento con toni tutt’altro che concilianti sui social possa essere scambiato per un invito formale, ma siamo assolutamente interessati ad un incontro con loro, qualora volessero condividere proposte per la sanità molisana con me e i miei colleghi.

Chi mi conosce sa che ho fatto del confronto il fondamento dell’azione politica di questi anni, insieme a dei colleghi eccezionali. Pertanto, coglierei con piacere un eventuale invito da parte del management di uno tra i più importanti istituti privati operante in regione, a cui destiniamo quasi 40 milioni di quattrini pubblici ogni anno.

Sia chiaro, sono e siamo pronti a un dibattito che mi auguro avvenga a porte aperte, alla presenza di cittadini e addetti ai lavori.

In realtà non è la prima volta che ascolto i vertici di Gemelli Molise (l’ultima è stata con l’ex management) ma c’è di più: sto lavorando per far arrivare in Consiglio la mia proposta di legge per istituire una Commissione di studio sulla nostra sanità, compresa l’analisi del rapporto pubblico-privato. Una volta approvata la legge ci sarà modo di incontrare anche tutti gli operatori accreditati, nelle sedi istituzionali.

Non abbiamo mai smesso di confrontarci con chi si occupa quotidianamente della salute dei molisani, soprattutto perché ritengo che il dramma dello smantellamento della sanità pubblica sia il problema più importante da risolvere per garantire un futuro alla nostra regione.

Il MoVimento 5 Stelle si proporrà alle prossime elezioni come un soggetto politico pronto a governare il Molise insieme ad altre importanti componenti civiche e politiche. Chiaramente il nuovo passo che bisogna imprimere è avere capacità di ascolto e voglia di non dormire la notte per mettere in campo le soluzioni per i cittadini.

Dopo essere stato a Termoli qualche giorno fa, ieri ho partecipato al Consiglio comunale di Isernia: in entrambi i casi si è parlato di sanità e ho riportato in pubblico la necessità di riequilibrare i conti per uscire finalmente dal piano di rientro.

È ora che tutti aprano gli occhi su ciò che accade nella nostra sanità. È il momento di far fronte comune e riconsegnare al Molise una realtà semplicemente migliore. L’impegno mio e di tutto il Movimento 5 Stelle non mancherà, statene certi.
Per il resto ribadisco di essere naturalmente disponibile, insieme ai miei colleghi, ad un confronto pubblico con Gemelli Molise tenendo ben presente che noi ci occupiamo di politica e nessuno, può permettersi di parlare di “persone da arresto”. Sarebbe una buona occasione per articolare le nostre ragioni che sono poi quelle dei molisani”.

Due ore prima il commento di Aiop che sosteneva di voler continuare nella sua operazione verità.

“La seconda affermazione – si legge nella nota- è stata quella fatta da Andrea Greco , consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle.

▶️ Quest’ultimo ha detto che bisogna bloccare l’extra budget, bisogna stabilire un limite invalicabile alle risorse destinate agli operatori privati, come dettato dal Tavolo Tecnico, e bene ha fatto il governatore della Regione Toma a fissarlo, con un suo provvedimento.

👉La risposta a Greco l’Aiop Molise la dà con le parole pronunciate – sempre ieri sera, a Isernia – dal consigliere regionale del Pd, Vittorino Facciolla, che ha detto come le spese della mobilità passiva, per il 2022, si stiano avvicinando per la prima volta a cento milioni.

Cioè la Regione spenderà per i molisani che vanno a curarsi fuori dal Molise ben 100 milioni.

📌 Guarda caso, negli anni passati, la mobilità attiva, ovvero i soldi che arrivano in Molise dalle altre regioni, ha sempre oscillato intorno ai cento milioni.

Limitare quindi la mobilità attiva, bloccare il cosiddetto ‘’extra budget’’ come auspica Greco, si tradurrebbe in un maggiore deficit per le casse della Regione.

📌 Il saldo negativo della mobilità passiva non verrebbe compensato e azzerato dagli incassi della mobilità attiva.

💡 Cosa aggiungere? Come concludere?

Nulla, solo un grande senso di amarezza dell’Aiop Molise, perché si continua a voler usare la sanità come terreno di scontro politico-elettorale, travisando la realtà e gli stessi numeri, nonostante il preciso avvertimento lanciato dalla Corte dei Conti che, l’11 marzo del 2022, nella sua ultima relazione sul controllo dei servizi sanitari regionali, riferendosi all’Asrem, sottolinea una perdita d’esercizio per l’anno 2019 pari a 109 milioni di euro”.

Una risposta dovuta a un primo intervento di Greco che aveva sostenuto:

“A differenza di ciò che vuole farvi credere qualcuno, in Molise esiste una sola verità: la sanità pubblica è stata e continua ad essere inesorabilmente smantellata. Un arretramento costante dei Livelli Essenziali di Assistenza prodotto da decenni in cui la logica del taglio dei costi ha coinvolto solo il settore pubblico, arrivando a chiudere reparti e a fornire sempre meno assistenza sanitaria ai cittadini. Una spirale mortale che vede nella mancanza di investimenti e competitività un’unica alternativa: quella del ricorso ai privati convenzionati, o ai viaggi della speranza fuori regione.

In merito alla conferenza stampa indetta dall’Associazione Italiana Ospedalità Privata a cui hanno partecipato i vertici di Neuromed e della Fondazione Gemelli Molise, è forse il caso di fare quindi un po’ di chiarezza.

Le due più grandi strutture private convenzionate della regione stanno passando infatti come ‘vittime’ di un sistema contabile che invece, da anni, certifica lo sforamento del budget sanitario proprio in loro favore. Questo non lo dice il MoVimento 5 Stelle, ma lo dicono i tecnici dei ministeri, i riscontri documentali, i fatti. E in tal senso quanto affermato durante la conferenza appare come un mero tentativo di mistificare la realtà, perché nessuno ha mai sostenuto che i privati siano “il male della sanità molisana”.

Il vero problema della nostra sanità, invece, è che troppo a lungo non sono state rispettate le norme contabili che devono permettere che quel sistema funzioni. Tutto ciò mentre, sul fronte della sanità pubblica, l’accesso alle cure per i molisani risulta sempre più compromesso. Ci tengo perciò a ribadire un concetto: battersi per una sanità pubblica efficiente e di qualità non vuol dire andare contro i privati, ma contro quel sistema su cui si regge il disegno di smantellamento dei servizi pubblici.

Da Consigliere regionale ho il dovere di osservare, ‘denunciare’ dove necessario, fare proposte. E questi sono concetti che esprimo ormai da cinque anni nelle istituzioni. Alla luce di ciò sono gravissime le dichiarazioni del presidente della Fondazione Gemelli, Stefano Petracca, che ha descritto i discorsi d’Aula come “demagogia”, “bugie”, affermando che “in alcuni Paesi del mondo certe persone sarebbero da arresto”.

Per sua sfortuna viviamo in un Paese democratico, e siamo stati votati e legittimamente eletti dai cittadini molisani anche per far luce a 360° su dinamiche relative alla sanità: è questa la mia ossessione dal primo giorno di mandato. Che a Petracca piaccia, oppure no. Le sue parole mi rendono ancora più convinto di proseguire nella verifica di ogni aspetto relativo ai rapporti coi privati accreditati, ma soprattutto mi danno la reale dimensione di come in Molise si siano invertiti i ruoli tra le parti. E questo non è accettabile

Sia chiaro: a dire che le strutture convenzionate debbano avere un limite al budget sono stati sia la Corte dei Conti, sia il Consiglio di Stato, sia la magistratura ordinaria.

A sentire la narrazione di qualcuno, invece, sembra che tagliare servizi nel pubblico sia concesso, mentre limitare le risorse ai privati sarebbe inconcepibile.

Perciò, in questi giorni, stiamo insistendo per calendarizzare una proposta di legge a mia prima firma che mira ad istituire una Commissione speciale di studio sui contratti con i privati accreditati e gli appalti Asrem, alcuni fermi da oltre 27 anni.

Lo ribadisco con forza: le strutture private non sono ‘vittime’ di politici ‘cattivi’, e noi non siamo avversari di nessuno. Ma ci troverete sempre dalla parte di chi vuole vedere rispettata la legge e il sacrosanto diritto alla salute di ogni cittadino molisano”.