Sanità e lo scontro a centrodestra: si tenta di far passare Toma come unico colpevole

Scritto da

I ricoveri a Neuromed, in casi gravissimi, continuano. Ma non si può ignorare il dibattito che si sta creando intorno a questa situazione.

Da una parte c’ è il commissario ad acta che per far quadrare i conti ridimensiona i finanziamenti alle cliniche private convenzionate ( Neuromed e Gemelli), dall’ altra i dirigenti delle stesse che per alzare la posta in palio emettono due comunicati in cui si dicono pronti a dimettere pazienti e a licenziare dipendenti, pur di ottenere maggiori finanziamenti per coprire le prestazioni sanitarie.

L’allarme sociale è partito nella serata di venerdì ma per ora nessuna manifestazione è stata organizzata per protestare a difesa della salute dei pazienti. Perché è di questo che si tratta. Salvare vite umane, al di là del profitto che si può ottenere dal farlo.

E se da un lato ci sono medici disobbedienti che continuano a fare il proprio lavoro, dall’ altro questo dibattito ha creato una spaccatura a destra a livello politico che isola ancora di più Donato Toma, reo secondo il capogruppo della Lega in Comune a Campobasso, Alberto Tramontano, di non voler assicurare la vita di Neuromed e Gemelli.

Alberto Tramontano

TRAMONTANO: NEUROMED E GEMELLI NON SI TOCCANO.

“Ciò che sta accadendo in Molise – sostiene in un post su Facebook- nel comparto sanità desta preoccupazione e sconcerto.

Non è pensabile che vengano messe in discussione le prestazioni di due assolute eccellenze: il Neuromed e il Gemelli.

Non è accettabile che tanti nostri concittadini, bisognosi di cure che la sanità pubblica non garantisce, siano costretti ad uno stato di smarrimento e disperazione.

Il Presidente della Regione Molise Donato Toma, per anni ha sbandierato l’impossibilità di dare risposte perché era impotente rispetto alla struttura commissariale.

Ha poi ottenuto la nomina a Commissario alla sanità e ci si aspettava un cambio di marcia, che non è arrivato: prima la responsabilità era del Commissario “straniero”, ora la responsabilità è del Governo centrale, che pone limitazioni alla struttura commissariale guidata da Donato Toma.

Delle due, l’una: sbagliava il Presidente della Regione Molise Donato Toma o sbaglia il Commissario alla Sanità Donato Toma?

Ma Toma, Governatore e Commissario alla sanità, pare si stia limitando ad operazioni ragionieristiche che non garantiscono risposte ai cittadini molisani, bisognosi di cure mediche di qualità.
Neuromed e Gemelli sono percepiti dai molisani, e non solo, come presidii sanitari di eccellenza, da cui ricevono assistenza e risposte che il comparto pubblico non garantisce.

Entrare in conflitto con Neuromed e Gemelli potrebbe produrre effetti inimmaginabili.

In una condizione normale, non inquinata da retropensieri e strategie assurde, ci si spenderebbe nel sostenere la sanità privata convenzionata d’eccellenza (come accade in svariate regioni italiane), che garantisce assistenza e cura di qualità a migliaia di molisani.

In una regione normale, governata in modo normale, due eccellenze come Neuromed e Gemelli sarebbero presentate, nel mondo intero, come modelli di buona sanità e non avversate con motivazioni che i cittadini/utenti non comprendono.
Ai cittadini molisani interessa ricevere cure e assistenza: a questa necessità deve dare risposte il Governatore/Commissario Donato Toma, partendo dalla valorizzazione delle eccellenze, pubbliche e private, presenti sul nostro territorio.

Neuromed e Gemelli non si toccano, questo è il sentimento delle persone normali: per cogliere però quasta percezione è necessario essere dotati di sensibilità umana e politica.

Purtroppo alcuni decisori, politici e tecnici, hanno come riferimento soltanto il proprio ego e il proprio tornaconto personale.
Ma i molisani, onesti e veri, non si arrendono”.

TUTTA UNA QUESTIONE POLITICA

É vero tutti i molisani ormai si aspettano di poter essere ricoverati a Neuromed e Gemelli per cose che non possono essere risolte negli ospedali pubblici.

Ma é vero anche che tutto questo potrebbe essere un modo per sollevare le masse popolari contro Donato Toma e scongiurarne una ricandidatura ai vertici della Regione Molise. Da tempo i rapporti con l’ europarlamentare Aldo Patriciello non sono buoni e lo stesso è coinvolto direttamente con una delle strutture private che minacciano ora di dimettere pazienti.

Quello che potrebbe invece avvenire è questo: chiunque si renda responsabile di questa situazione potrebbe essere sconfitto alle prossime elezioni.

Si attendono le reazioni delle opposizioni. Per ora tutt’altro che forti.