Rinnovabili: sindaci uniti contro ‘invasione’ di impianti

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Fare fronte comune per fronteggiare uniti Regione, comuni e associazioni del territorio il rischio di vedersi sottratti terreni agricoli e paesaggi naturali, ma anche quella di spingere sul piano normativo affinché l’opinione degli Enti locali possa avere un peso maggiore sull’approvazione o meno di questi progetti.

E’ quanto deciso dai sindaci dell’area frentana riuniti in un’assemblea pubblica convocata dal Sindaco di Larino Giuseppe Puchetti cui hanno preso parte diversi amministratori dell’area, responsabili di enti regionali, cittadini e rappresentanti di associazioni del


    Tra i presenti in sala Freda a Palazzo Ducale, la Soprintendente ai beni archeologici, artistici e paesaggistici Dora Catalano, la responsabile dell’Arsarp Loredana Pietroniro, il Presidente onorario di BioMolise Distretto Frentano, Giovanni Di Stasi. Al centro del dibattito, i numerosi progetti di impianti eolici e fotovoltaici presentati in Regione Molise.
    “Rispetto alle istanze i sindaci non hanno alcuna possibilità giuridico-amministrativa di veto per cui si rischia seriamente di invadere una larga parte del nostro territorio. Si parla di decine di pali eolici alti oltre 220 metri e di centinaia di ettari da impiantare, secondo i progetti arrivati e sui quali i Comuni hanno la possibilità di esprimere solo un parere consultivo, dalle Piane di Larino alle aree collinari interne, da Montorio nei Frentani a Colletorto” spiega Puchetti.
    La riunione e il dibattito hanno evidenziato le criticità legislative sul tema e l’esigenza, ormai divenuta inderogabile, non solo di fare fronte comune per evitare l’invasione di pannelli su terreni fertili. Dall’incontro è emersa anche la necessità di:”spingere sul piano normativo affinché l’opinione degli Enti locali possa avere un peso maggiore sull’approvazione o meno di questi progetti”.
    Il sindaco Puchetti sottolinea che le energie rinnovabili sono utili. “Non si è messo in discussione, infatti, la necessità di investire in tali fonti energetiche – ha precisato – ma solo l’opportunità di insistere su una terra, quella molisana, che ha già dato molto, e molto più di altre, da questo punto di vista”. (ANSA).