Regionali 2023, inaugurata la sede elettorale di Vincenzo Iacovino

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Mentre a destra si litiga, Costruire Democrazia si mostra coesa. Iacovino attacca: Non sono garantiti i LEA. Pastore: scaricate su Toma le responsabilità della privatizzazione

di Giuseppe Bianchi

Affollatissima la sede elettorale di Piazza Prefettura inaugurata dall’avvocato campobassano Vincenzo Iacovino.
Molti i cittadini intervenuti insieme ad alcuni tra i candidati della lista Costruire Democrazia.

Nei suoi interventi dentro i locali e nelle interviste al di fuori della sede, Iacovino ripercorre i disastri di cui incolpa l’intera classe dirigente di centrodestra.
Smantellato ogni settore in regione – attacca l’avvocato campobassano – dalla sanità pubblica ai trasporti, dal lavoro al turismo.

Hanno tentato, cambiando l’uomo al comando, di scaricare la responsabilità dei disastri sull’ex presidente Toma –
incalza il dottore Lucio Pastore dell’Ospedale Veneziale di Isernia intervenuto nell’incontro spontaneo sorto con la cittadinanza presente e continua – si è ricandidata l’intera classe dirigente di centrodestra che ha consentito con complicità che venissero perpetuati i disastri che patiscono quotidianamente i molisani.

Il Molise è tra le sette regioni italiane a non riuscire a garantire i livelli minimi di assistenza sanitaria – ribatte Iacovino ai nostri microfoni. E ancora Pastore chiacchierando ai nostri microfoni – Le responsabilità del disastro sanitario vanno ricercate nel 43% dei fondi regionali e nel 40% dei posti letto che sono destinati ai privati accreditati. Le responsabilità del disastro sanitario e dell’affanno del pubblico sono da ricercare nella privatizzazione.

Fa da eco al dottore Pastore, la candidata Viviana Pizzi. “In Molise il 93% – dichiara la direttrice- dei medici sono obiettori. La privatizzazione non garantisce neanche i diritti delle donne in ambito sanitario come quello sancito dalla Legge 194”.

Ha preso parte all’incontro con la cittadinanza campobassana anche l’ex parlamentare cinque stelle Rosa Alba Testamento espulsa dal Movimento Cinque Stelle.

“Sono stata espulsa dal Movimento per non aver votato la fiducia al Governo Draghi, governo della Restaurazione dove sono entrate tutte le forze politiche dell’alveo parlamentare – sottolinea ai nostri microfoni – Non voluto tradire il patto con i miei elettori che mi avevano scelta, assieme al Movimento, affinché fossimo forza di cambiamento per il nostro paese.
Sostengo oggi convintamente la candidatura di Roberto Gravina che ho già sostenuto anni fa in occasione delle amministrative del capoluogo – e conclude – I proclami della destra non inganneranno gli elettori, serve la coerenza dei percorsi politici dei futuri eletti”.

Assieme all’ex onorevole è intervenuta anche la consigliera comunale di Cantalupo del Sannio, Giuseppina Semprevivo.

“Gli elettori molisani devono osare e non riproporre la stessa classe dirigente dei disastri attuali. C’è bisogno di cambiare gli uomini e le donne al governo della regione”.