Regionali 2023, in Molise il centrosinistra discute su Iannacone. Conte: non siamo la succursale del PD

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Si avvicinano le regionali anche in Molise, anche se per ora la data del 12-13 febbraio sembrerebbe interessare solamente Lazio e Lombardia.

In Molise infatti in quella data non sarebbe nemmeno scaduta naturalmente la legislatura Toma che termina, lo ricordiamo, il 22 aprile.

Voci però sempre più insistenti parlano della candidatura nel centrosinistra del giornalista di inchiesta Domenico Iannacone.

Un nome spendibile che andrebbe certamente a favore di una elezione quasi certa, ma ancora in discussione.

Potrebbe infatti fare il paio con le candidature annunciate alle regionali del 2018 e mai andate in porto: due fra queste la rettrice del Mario Pagano Rossella Gianfagna ( candidata al senato alle politiche) e la segretaria della Uil Tecla Boccardo.

Oltre al Pd, che avrebbe accettato questa proposta, questa candidatura potrebbe avere i placet di Massimo Romano, Vincenzo Iacovino, Roberto Rura e di decine di altri intellettuali che lo sostengono. Rumor di Natale dicono che ci sarebbe anche l’ok di Conte, ma stando alle dichiarazioni della tarda serata di ieri, l’accordo tra PD e Cinque Stelle sembra sempre più lontano.
Dichiarazioni che la dicono tutta anche sulle possibili convergenze nell’opposizione al Governo Meloni.

“Mi farebbe piacere -ha sostenuto Conte- che nella battaglia contro la manovra e per gli ultimi e per i poveri, ci sia un ampio fronte cioè altre forze politiche, sociali e cittadini senza alcuna tessera che manifesteranno tutto il loro disappunto, quindi anche il Pd. Se ci saranno iniziative, per carità non è che a me non fa piacere che non ci sia il Pd. Ma se parliamo di alleanze – ed è cosa nota – non possiamo ragionare di alleanze perché abbiamo di fronte un partito che ha avviato una fase costituente e che non si sa che profilo identitario si darà. Se il Pd vuole andare in piazza ben venga, l’importante aver chiari gli obiettivi”. “Noi – aggiunge – saremo a Napoli il 2 dicembre per i percettori di reddito: voglio raccontare storie di tante persone, anche al nord. Faremo grandi manifestazioni nelle principali piazze italiane, in maniera permanente. Il Pd mi sembra che abbia annunciato la sua manifestazione di partito, lasciamo fare al Pd la sua manifestazione”. E a chi gli chiede se, anche alla luce delle possibili alleanze, non sarebbe logica una partecipazione replica: “Sono temi completamente diversi, se il Pd fa la sua manifestazione per difendere il reddito di cittadinanza è cosa buona e giusta noi ne faremo tante in piazze”.

Sugli accordi in vista del voto in Lombardia e Lazio è ancora più netto: “Se il Pd dovesse dire: va tutto bene ma questo è il nostro candidato e ‘prendere o lasciare’, lo dico subito: noi non siamo la succursale del Pd. Dopo ragioneremo sui migliori candidati”, afferma Conte.