Regionali 2023, il quadro si complica tra lotte intestine e aperture improvvide

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Mentre in Lazio e Lombardia sembra lontano l’accordo tra PD e Movimento Cinque Stelle in Molise sembrerebbe fattibile.

Ma dietro a una presunta apertura del coordinatore regionale dei pentastellati Antonio Federico, c’è una chiara volontà di mettere il Pd davanti alla scelta delle scelte: o con il Movimento Cinque Stelle e con le forze antiPatriciello oppure continuare a parlare con Azione- Italia Viva e con quello che resta delle forze centriste in Molise.

Federico ha parlato chiaro: si può arrivare a un accordo con il Partito Democratico. Ma ha anche chiarito che il progetto del Movimento è quello di creare una coalizione alternativa al solito “patriciellismo” che negli anni ha portato al Governo a fasi alternate, centrodestra e centrosinistra.

Il Pd appare sempre più spaccato. Perché da una parte c’è chi vorrebbe accogliere l’invito di Federico mandando a gambe all’aria gli accordi al centro, mentre c’è chi continua imperterrito a cercare accordi al centro.

E centro significa soprattutto i renziani guidati proprio da Aldo Patriciello. Gli stessi che sembrano essere il centro dell’ attenzione dei giochi politici.

Tanto che l’ex governatore Michele Iorio, che proprio a noi ha dichiarato di volersi proporre a candidato presidente del centrodestra, ha dichiarato a Primo Piano Molise di essere pronto a stringere accordi anche con Italia Viva pur di giungere a una candidatura.

Ma questa ipotesi non piace al coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Franco Rocco, il quale, rimanendo fedele alla linea Pallante dichiara: “Oggi il quotidiano Primo Piano Molise riporta la notizia che Michele Iorio parla di apertura al terzo polo di Calenda e Renzi per le prossime elezioni regionali. Il quotidiano riporta la notizia come se il partito di Fratelli d’Italia nel Molise voglia fare accordi con questo partito. Mi corre l’obbligo in qualità di coordinatore cittadino del partito di rassicurare gli iscritti e i simpatizzanti che questa iniziativa è frutto solo della voglia di essere candidato, come presidente, del consigliere Iorio che parla a nome personale e solo per ambizioni che riguardano la sua persona”.

Insomma un pieno caos regna nei partiti rappresentati in parlamento. Chi invece è rimasto fuori sta tentando di sforare il tetto del 5% necessario in coalizione per eleggere un consigliere regionale.

La novità è la discesa in campo del movimento ” Alternativa” costituito per lo più da ex del Movimento Cinque Stelle, quelli che dissero no al Governo Draghi.

Il nuovo coordinatore è il medico Nicola Zagaria, candidato nel Movimento alle elezioni comunali di Isernia dello scorso anno. Ci sono poi altre dichiarazioni estemporanee da social come quelle del Guerriero Sannita rappresentato da anni da Giovanni Muccio. Bisogna però capire chi sarebbe pronto a sostenere queste forze esterne al parlamento e al consiglio regionale.

Una cosa è certa: senza il decreto Molise che dovrebbe azzerare i debiti in ambito sanitario questa potrebbe essere una campagna elettorale in salita per qualsiasi parte politica.