Regionali 2023, Facciolla riapre ai 5 stelle dopo il passo avanti dei pentastellati a sinistra
Intanto 4 consiglieri regionali chiedono a Toma il ritiro del Pos
Mentre a livello nazionale sta nascendo l’ era Meloni continuano le schermaglie politiche in Molise in vista delle regionali del 2023.
QUI CENTRODESTRA: TOMA RITIRI IL POS 2022/ 2024
In una conferenza stampa svoltasi questa mattina in consiglio regionale, gli esponenti di centrodestra Michele Iorio, Gianluca Cefaratti, Aida Romagnuolo e il presidente del consiglio regionale Salvatore Micone hanno chiesto al Presidente Commissario Donato Toma di ritirare il Piano operativo sanitario 2022-2024.
A livello sanitario, lo hanno già detto in precedenza, sostengono da tempo che Toma non riesce a garantire la salute per i cittadini molisani.
Ma questo strappo ha anche un significato politico: la maggioranza di centrodestra nei fatti non esiste più. Sono solo 9 su 21 i consiglieri che hanno fiducia in Donato Toma. Era 11 a 10 quando Micone e Cefaratti non avevano fatto mancare in aula i loro voti. Ora di fatto é un 9 a 12 che porterebbe la maggioranza sotto a qualsiasi momento.
Ora tocca vedere se i 4 troveranno il quinto per la mozione di sfiducia che poi verrebbe votata anche dall’opposizione.
Occhio però: Pd e Cinque Stelle aspettano che a sfiduciare Toma sia il centrodestra.
PD E CINQUE STELLE: IO VORREI, NON VORREI MA SE VUOI.
Come recita la famosa canzone di Lucio Battisti continua la schermaglia di odio e amore tra PD e Cinque Stelle in Molise.
I primi a muoversi sono stati i pentastellati aprendo a sinistra ma chiudendo definitivamente a tutti coloro che parlano ancora coi centristi che fanno riferimento a Patriciello.
Il segretario del PD Vittorino Facciolla dopo le prime riunioni del partito ha riaperto al Cinque Stelle ma parlando ancora di campo largo.
Ora tocca nuovamente al PD scegliere: o terzo polo e quindi Patriciello oppure la sinistra.
La botte piena e la moglie ubriaca non si può avere.