Regionali 2023, Ciccarella: adesso basta con la disinformazione

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Siamo davanti al caso di quando il “BUE CHIAMA CORNUTO L’ASINO”


Con sempre maggiore frequenza prendo atto di una campagna diffamatoria e di disinformazione messa in atto, ai danni del sottoscritto, candidato nelle liste del Centro-Sinistra, da una certa fazione politica del Centro-Destra, ovvero da alcuni esponenti (Claudio Pian) della lista “Il Molise che Vogliamo” e da una certa “stampa” ad essa funzionale, ai danni miei e della mia famiglia. Tale campagna di disinformazione, sollevata anche nel corso di un recente dibattito televisivo da tale Claudio Pian, portavoce proprio della lista “Il Molise che Vogliamo” che farebbe capo, addirittura, alla luce di quanto dallo stesso dichiarato, all’Eurodeputato Aldo Patriciello, dominus del Gruppo Neuromed, riguarderebbe la prossima apertura di un centro, “LA RINASCITA” di proprietà di alcuni miei familiari. Tanto premesso mi preme rassicurare i bene informati, ed anche la predetta stampa, che il SOTTOSCRITTO (ventottenne, che non ha mai assunto la carica di consigliere regionale e che non ha mai concorso al disastro di questa Regione) NON È PRESENTE NELLA COMPAGINE SOCIETARIA Terventum Salus Srl, che risulta proprietaria della predetta struttura; che tale struttura mi risulta sia stata realizzata, integralmente, con i soli FONDI PRIVATI; mi risulta ancora che tale struttura NON È CONVENZIONATA CON LA REGIONE MOLISE né accreditata dalla Regione Molise; mi risulta, pertanto, che la stessa, NON PERCEPISCE NÉ SPENDE SOLDI PUBBLICI; mi risulta, ancora, che tale struttura NON ABBIA IN CORSO COLLOQUI di lavoro (per quanto si dà’ il caso che sia pienamente titolata a farlo, visto che non intrattiene alcun rapporto con la Regione Molise). Ciò che, invece, mi stupisce, in taluni “personaggetti” che da tempo agitano la politica molisana (muovendosi, con disinvoltura, tra pubblico e privato, a servizio del regime), unitamente a taluni “giornalacci” (messi in circolazione ad arte nel corso delle campagne elettorali ed eredi di una certa stampa tristemente nota nella nostra Regione), si concentrino su fatti irrilevanti non vedendo la “TRAVE” in casa propria (ovvero quel Gruppo Sanitario dell’Eurodeputato e della propria famiglia cresciuto nella Regione Molise a suon di decine di milioni di Euro elargiti dalla Regione, mentre la sanità pubblica collassava: chi sa perché? O ad opera di chi? Mi chiedo, infatti, se sia possibile parlare di tutto ciò dall’alto di liste elettorali (“Il Molise che Vogliamo”) dichiaratamente patrocinate (a detta dello stesso Pian) da Aldo Patriciello, ovvero dal dominus dell’Istituto Neuromed, gestito e cresciuto con fondi pubblici, visto che ha percepito e che continua a percepire decine e decine di milioni di Euro ogni anno dalla Regione Molise, vantando contenziosi e transazione milionarie E mi chiedo, ancora, come sia possibile che tale contestazione venga mossa da un rappresentante della stessa lista (“Il Molise che Vogliamo”) che ha inteso, nientepocodimeno che (udite udite) candidare, alle regionali, una dipendente (tale Stefania Passarelli) probabilmente “apicale” dello stesso gruppo Neuromed, ovvero una dipendente di una struttura finanziata dalla Regione. Mi chiedo, da ultimo, come sia possibile che una certa stampa ignori tutto ciò, senza dedicare qualche considerazione o prima pagina alla candidatura, sempre nelle liste del Centro Destra, di funzionari e dirigenti apicali dell’ASREM (che resta l’azienda molisana con il più alto numero di dipendenti), preposti proprio al settore personale (dunque assunzioni e stabilizzazioni) o al contenzioso (dunque risoluzioni di giudizi con dipendenti, precari e ditte fornitrici). Nel ribadire la mia estraneità a tali vicende e nel nutrire la mia più profonda disistima verso certe prassi e certi personaggi, penso sia sufficiente un vecchio detto alla portata di tutti: IL BUE CHE CHIAMA CORNUTO L’ASINO.

Domenico Ciccarella (Costruire Democrazia)