Mondo del giornalismo e sindacalismo in lutto: se ne va Giovanni Minicozzi

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Una vita spesa tra le ferrovie dello Stato, la lotta sindacale in Cgil e negli ultimi 25 anni punta di diamante del giornalismo molisano. Era questo e molto altro Giovanni Minicozzi, deceduto questa mattina a casa sua dopo una lunga malattia. Una morte che ha creato dolore e sgomento in quanti hanno avuto il privilegio di condividere con lui un pezzo della propria vita.

Tra questi anche chi scrive. Ha lavorato per anni come macchinista nelle ferrovie dello Stato e da quella posizione è penetrato nel mondo del sindacato dove è stato un lottatore in mezzo agli ultimi. Lo stesso modo di essere lo ha trasferito al giornalismo dove si è imposto per le sue numerose trasmissioni e inchieste. Importante il suo ruolo sia a Tlt Molise che a Telemolise dove lui stesso aveva creato la trasmissione Moby Dick. Ha chiuso la sua carriera giornalistica come direttore responsabile della testata Futuro Molise.

Fin qui il ricordo del Giovanni pubblico, quello che coi suoi microfoni ha avvicinato i potenti e gli ultimi della terra. Ma il suo cuore era legato soprattutto a questi ultimi. Che sui social lo stanno ricordando con molto affetto ma soprattutto sottolineandone il valore umano e professionale.

Mi ricordo di averlo conosciuto il primo ottobre del 2003. Ero una giovane che si affacciava per la prima volta al mondo del giornalismo. Lui era il responsabile della politica di Tlt Molise e aveva già alle spalle diversi anni di esperienza nel settore. Quando arrivai era seduto accanto all’editore. Mi disse queste testuali parole: “Anche io non sono nato in Molise come te, siamo entrambi beneventani. Creati i tuoi contatti sul territorio perché per chi viene da fuori è tutto più difficile”.

Profetiche quanto reali quelle parole, le ricordo sempre quando devo scrivere e intervistare. Affettuoso ma esigente, lo devo ringraziare per sempre. Se al posto suo ci fosse stato qualche altro non so che mestiere farei adesso. L’ultimo suo ricordo i suoi auguri per la nascita di questa testata giornalistica.

Il suo riconoscimento al fatto di aver compiuto un passo importante nella carriera. La sua benedizione è stata importante e mi ha fatto continuare ad andare Controvento con più sicurezza. Grazie Giovanni e scusami se ho usato la prima persona singolare in questo articolo. Non è un pezzo qualsiasi ma un tributo alla persona che sei stato e a quello che mi hai insegnato.

I funerali si svolgeranno domani alle 16 a Campobasso nella chiesa di San Giovanni Battista (cimitero). Al nostro dolore si aggiunge quello dell’ordine dei giornalisti.