Mariangela Iorio, l’ assessora Calenda e la commissione pari opportunità la ricordano con dolore

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La morte della 39enne psicologa Mariangela Di Iorio ha provocato tanto dolore. Oggi a ricordarla sono l’ assessora Filomena Calenda e la commissione pari opportunità di cui era vicepresidente.

“La tragica scomparsa della dottoressa Mariangela Iorio – ha sottolineato Calenda- ha sconvolto un’intera regione, le due comunità di Morrone e Larino; ha distrutto una famiglia e causato angoscia e costernazione in quanti la conoscevano.
Recentemente, l’avevo incontrata in occasione della Commissione di pari opportunità della Regione Molise della quale lei era vicepresidente. Avevo subito colto in lei il garbo di una donna capace di grande empatia ma anche tutta la competenza di una professionista attenta alle esigenze della sfera sociale e quindi a quelle dei più fragili.
Oggi il mio pensiero è dunque per lei, per la sua famiglia, per i suoi colleghi e le sue colleghe. Una psicologa attenta alla sua professione ma anche al ruolo che ricopriva in Commissione e per il quale era solita prodigarsi e contribuire alla valorizzazione della stessa. Sì, la Commissione perde un valore inestimabile. La comunità molisana perde una donna, una moglie, una madre, una professionista che avrebbe senz’altro arricchito la crescita etica, morale e professionale del nostro territorio.
A Mariangela il mio pensiero più affettuoso. Non si dimenticano donne di un tale spessore. Grazie per quanto ci hai donato”.
” Una notizia terribile – ricorda la Commissione- oggi ha sconvolto le nostre vite: Mariangela non c’è più. È scomparsa a causa di un grave incidente stradale.
È ancora difficile accettare che non ci sei più. È inaccettabile pensare che la vita sia così crudele.
Cara Mariangela, anche se per poco tempo siamo felici di aver avuto la possibilità di conoscerti e di collaborare con te. Eri una ragazza piena di vita e di voglia di fare; sempre pronta a intraprendere nuovi progetti.
Eri una persona competente, umile, rispettosa ed equilibrata, capace di mediare e cercare soluzioni costruttive. Eri una professionista stimata profondamente empatica e disponibile al confronto. Hai lasciato un segno profondo nella Commissione, sei stata un esempio di donna capace di essere impegnata e presente, nonostante i tuoi impegni lavorativi e familiari. È proprio al suo amato piccolo, al marito e alla famiglia, che ci stringiamo uniti, perché il suo esempio ci darà una direzione di senso.
Non ti dimenticheremo mai.
Un abbraccio e un saluto dai tuoi amici della commissione”.