Influenza, parla Lopalco: la peggior ondata del secolo

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Dalla sua pagina facebook il virologo Pierluigi Lopalco invita tutti gli italiani a stare in guardia dal rischio influenza.

Tra gli effetti dell’ australiana e il Covid che non accenna a diminuire in questi ultimi giorni é allerta nei pronto soccorso di tutta Italia.

Anche in Toscana dove la sanità è una delle migliori in Italia.

Per Lopalco l’influenza di quest’ anno potrebbe essere la peggiore del secolo

” Lo so – si legge nel suo intervento- un titolo esagerato non è amico della buona comunicazione scientifica. Ma purtroppo la stagione influenzale di quest’anno si prefigura peggiore di quella del 2017-18 che, a sua volta, era stata la peggiore da quando in Italia misuriamo in modo standard la circolazione dei virus influenzali, ovvero dal 1999-2000.

Non sbagliamo dunque ad affermare che l’intensità dell’epidemia di influenza quest’anno sia la peggiore del secolo.

Attenzione: non significa che quest’anno l’influenza sia “più aggressiva”. L’influenza è sempre da considerare una malattia impegnativa che si accompagna ad un carico di malattia elevato e potenzialmente letale. Quello che cambia da stagione a stagione è l’intensità di circolazione del virus.

Ci sono stagioni in cui il virus trova una popolazione più resistente (immune), altre in cui incontra più suscettibili che ne sostengono la circolazione. Da questo punto di vista sono i bambini quelli che fanno sempre la differenza. Anche quest’anno l’incidenza di sindromi influenzali nei bambini è almeno dieci volte superiore rispetto agli anziani. Due anni di assenza di circolazione influenzale per via della pandemia di COVID19 hanno prodotto un accumulo di suscettibili importante.

Ma veniamo ai numeri: nell’ultima settimana di rilevazione l’incidenza totale è stata pari a circa 16 per 1.000: quasi il 2% della popolazione si è infettata in una settimana! Se prendiamo i bambini fra 0 e 4 anni questo valore sale a 50 per 1.000: il 5%.

Se proiettiamo queste stime sulla popolazione italiana, circa mezzo milione di cittadini sono stati a letto con l’influenza in una settimana. E ancora non possiamo dire se il picco è stato raggiunto.

Altra anomalia di questa stagione è l’anticipo della curva epidemica che può essere stimato di 6-8 settimane. Esattamente come osservato in Australia, dove la stagione influenzale si manifesta nel corso della nostra estate.

Non dite che non lo avevamo detto: sia anticipo che intensità era stato previsto dagli esperti che, giustamente, avevano per tempo lanciato l’allarme per anticipare e potenziare la campagna vaccinale. Ho paura che tale allarme non sia stato raccolto né dai cittadini che non ne possono più di sentir parlare di virus, né dal servizio sanitario decisamente stremato dopo la campagna di vaccinazione pandemica.

Comunque, non è mai troppo tardi per vaccinarsi. Il picco non è ancora arrivato e, quando sarà arrivato, comunque i casi registrati fino a quel momento rappresenteranno solo la metà dei casi dell’intera stagione (la curva generalmente è abbastanza simmetrica). La priorità resta sempre legata all’età (prima anziani e bambini 6 mesi – 6 anni) e alla presenza di patologie croniche, ma chiunque può beneficiare della vaccinazione. La probabilità di ammalarsi quest’anno è molto alta per tutti e passare le vacanze natalizie a letto non è una bella esperienza per nessuno.


Fonte: ISS – Rapporto InfluNet del 9 dicembre 2022″.