Guerra, ancora droni ucraini sul territorio russo: fuoco per un serbatoio di stoccaggio

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Dopo l’ attacco di ieri ancora un attacco di droni sul territorio russo.

Il mezzo ha attaccato un aeroporto nella regione russa di Kursk, al confine con l’Ucraina, ha annunciato il suo governatore dopo che ieri Mosca ha accusato Kiev di aver colpito due delle sue basi aeree con i droni.

A causa di un “attacco di droni nell’area dell’aeroporto di Kursk, un serbatoio di stoccaggio del petrolio ha preso fuoco.

Non ci sono state vittime”, ha detto Roman Starovoyt sui social media.

Come ha sostenuto la portavoe del ministro degli esteri russo Maria Zakharova, la Russia non rinuncerà al controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia per creare una zona di sicurezza nucleare.

Lo riporta il Kyiv Independent.

Il ritiro della Russia dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia o il trasferimento del controllo su di essa a qualche ‘terza parte’ è fuori discussione”, ha affermato ieri Zakharova. Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, si era augurato il due dicembre scorso di raggiungere un accordo con la Russia e l’Ucraina entro la fine dell’anno sulla protezione della centrale attualmente occupata dalle truppe di Mosca. In precedenza, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aveva smentito quanto affermato da fonti ucraine secondo le quali le truppe russe intendevano ritirarsi dalla centrale.