Governo Meloni, la pandemia terminerà per legge: ecco cosa cambia nella gestione del Covid 19

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Mattarella avverte: continuare a proteggere i più fragili

Cambia il Governo e i primi provvedimenti che arriveranno saranno sulla gestione del Covid. Li ha già stabiliti il nuovo ministro della salute Orazio Schillaci.

E sarà una vera e propria rivoluzione che farà felici le persone stressate da anni di regole e restrizioni. Ma che preoccupa chi pensa che nulla sia risolto. Anche perché ci sono persone che muoiono intanto con Covid.

La prima novità riguarda il bollettino dei contagi: basta comunicazione dei dati sui contagi tutti i giorni, ma un solo bollettino settimanale. Con questo provvedimento da un lato si allenterà una tensione che ormai dura dal 12 marzo 2020: più di mille giorni. Dall’altro si rischia di prendere sotto gamba la pandemia e agire con minore prudenza.

La seconda è una vera e propria rivoluzione negli ospedali: non solo lo stop all’obbligo di mascherina, ma anche il rientro del personale sanitario che era stato sospeso perché non vaccinato.

Provvedimenti che tendono a rendere ufficiale lo stato di endemia del virus, totalmente mutato rispetto a quello del 2020.

Nelle ultime quattro settimane a livello nazionale sono 1.714 morti.

I provvedimenti, che significano di fatto un ritorno totale alla normalità non piacciono alla Fondazione Gimbe.

“Togliere l’obbligo di mascherina in ospedale contrasta l’obiettivo primario di proteggere le persone fragili“, ha avvertito su Twitter il presidente Nino Cartabellotta. Ma soprattutto nel frattempo sono arrivate le parole del presidente della Repubblica: “La Sanità pubblica ha il compito di mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse”, ha detto Sergio Mattarella intervenendo alla Celebrazione de ‘I Giorni della Ricerca’. Sembra un messaggio diretto proprio al governo, che vuole il “liberi tutti” anche negli ospedali. Invece il capo dello Stato avverte: “Dopo oltre due anni e mezzo di pandemia non possiamo ancora proclamare la vittoria finale sul Covid-19. Dobbiamo ancora far uso di responsabilità e precauzione“.