Governo Meloni, ecco i primi provvedimenti: si conferma un esecutivo di repressione

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Governo Meloni, ecco i primi provvedimenti: si conferma un esecutivo di repressione

Di Viviana Pizzi
Ancora obbligo di mascherina negli ospedali e e nelle Rsa. Ma termina il divieto di lavorare per i medici non vaccinati.

È uno dei tanti provvedimenti del primo consiglio dei ministri targato Meloni. Ma la cosa che preoccupa sono le normative anti rave. Che sono facilmente applicabili anche ad altre manifestazioni con più di 50 persone che potrebbero mettere in pericolo l’incolumità delle persone. Un provvedimento di repressione che potrebbe limitare manifestazioni e scioperi e portare al carcere dai 3 ai 6 anni per gli organizzatori.

“Sui rave – dichiara Meloni – “siamo intervenuti con una norma che prevede un nuovo reato”, il reato di “invasione per raduni pericolosi per l’ordine pubblico, l’incolumità pubblica o la salute pubblic. Inizialmente avevamo ragionato di intervenire su un’aggravante di reato che già esiste, il reato di invasione di terreni ed edifici, ma abbiamo poi scelto la seconda strada”, introducendo un nuovo reato, perché non volevamo che si inserisse nella fattispecie dei reati contro il patrimonio, ma volevamo che fosse un reato contro l’incolumità pubblica”. “Voglio ringraziare il ministro Piantedosi per essere intervenuto immediatamente”, ha detto Meloni.

Poi c’è quello sull’ergastolo ostativo ma solo per i reati di mafia che limita l’accesso ai benefici penitenziari per i condannati per reati di mafia e terrorismo non collaboratori di giustizia. Due i «requisiti stringenti», come riferisce la nota di Palazzo Chigi: per uscire dal carcere, non basterà la sola «buona condotta carceraria o la partecipazione al trattamento» ma saranno previsti l’obbligo di risarcire i danni provocati e la dimostrabile cessazione di «collegamenti attuali» con l’organizzazione criminale o terroristica di appartenenza.

Niente ancora invece per contrastare il caro energia. Cosa che invece si aspettava il popolo. Niente di niente che dimostra una cosa sola: al Governo interessa come prima cosa reprimere.

Alla fine sono stati resi noti i nomi dei 31 sottosegretari.
ESTERI Giorgio Silli, Maria Tripodi,
INTERNI Emanuele Prisco, Wanda Ferro, Nicola Molteni
GIUSTIZIA Andrea Delmastro Delle Vedove, Andrea Ostellari
DIFESA Isabella Rauti, Matteo Perego, ECONOMIA Lucia Albano, Federico Freni, Sandra Savino
MISE Fausta Bergamotto, Massimo Bitonci, AMBIENTE Claudio Barbaro
AGRICOLTURA Patrizio La Pietra, Luigi D’Eramo
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI Tullio Ferrante
LAVORO Claudio Durigon
ISTRUZIONE Paola Frassinetti
UNIVERSITA’ E RICERCA Augusta Montaruli, CULTURA Gianmarco Mazzi, Lucia Borgonzoni, Vittorio Sgarbi
SALUTE Marcello Gemmato
RAPPORTI CON IL PARLAMENTO Giuseppina Castiello, Matilde Siracusano, SOTTOSEGRETARI ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO Alessio Butti (Innovazione), Giovanbattista Fazzolari (Attuazione del programma), Alberto Barachini (Editoria), Alessandro Morelli (Cipe).