Governo, Meloni e i ministri giurano sulla Costituzione: parte l’ ennesimo governo atlantista vestito di oscurantismo

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Giorgia Meloni, la nuova presidente del Consiglio ( ci rifiutiamo di abbandonare il linguaggio di genere dopo 11 anni di studi) ha giurato fedeltà alla Repubblica Italiana insieme ai suoi ministri.

L’OSCURANTISMO CHE MASCHERA L’ ATLANTISMO

Il mainstream di centrosinistra si applica in queste ore sull’ analisi dei nuovi nomi dei ministeri. Dagli stessi infatti si può vedere che tipo di governo è appena nato: un esecutivo oscurantista e familista che in realtà nasconde la sorpresa nell’uovo di Pasqua : lo stesso medesimo atlantismo che ha portato alle votazioni per le armi all’Ucraina e per le sanzioni alla Russia. In un conflitto che si finge di vedere soltanto da quando è scoppiata la guerra sull’intero territorio ucraino. Ma che in realtà già esisteva dal 2014 con gli attacchi nel Donbass che servivano alla cancellazione delle minoranze russe e della loro cultura nei territorio che di fatto vivono di conflitto da quasi nove anni.

Stesse politiche quindi di asservimento a Usa e UE che stava portando avanti il Governo Draghi. Il Partito Unico Liberista che finge di spaccarsi ma che, per le politiche internazionali, proseguirà sulla stessa linea.

Gli auguri di Biden e Zelensky a Meloni la dicono tutta.

GIORGIA MELONI DONNA, UN SURROGATO DI FEMMINISMO PER FAR INGOIARE ROSPI AMARI

Tutti i rappresentanti del Partito Unico Liberista, in primis Renzi e Calenda, stanno facendo di tutto per sottolineare il passaggio storico dello sfondamento del tetto di cristallo. Finalmente una premier donna si legge in giro. Il posto lo ha meritato perché leader del partito che ha vinto. Ma il suo appartenere al sesso femminile farà ingoiare rospi amari maschilisti più facilmente. Anche la guerra e il caro bollette? Lo vedremo nei prossimi giorni.

I NOMI DEI MINISTERI: ECCO COSA CAMBIA E L’ OSCURANTISMO SUI DIRITTI

Analizziamo ora i nomi dei ministeri che danno il senso di cosa potrebbe avvenire in politica interna.

Ministero della natalità e delle pari opportunità. In soldoni vuol dire: quattro figli a famiglia e state a casa donne. Ma le prime a doverlo fare dovrebbero essere Meloni e Roccella.

Ministero del Mare e del Sud che coniugato insieme a tutti i ministeri economici alla Lega vuol dire una sola cosa: il Sud lo butteranno a mare per favorire una politica nordcentrica e aumentare il divario tra le due parti d’Italia. I più dicono che poteva servire per togliere a Salvini la giurisdizione sui porti. Ma il ministro Musumeci non ha ancora confermato di avere la delega.

Ministero dell’ Istruzione e del merito: una scuola non più pubblica ma basata sull’aziendalismo già sperimentato coi precedenti governi. Il merito? Acuirà le differenze di classe e favorirà i leccaculo di turno? Probabilmente sì.

Ministero della Sovranità Alimentare. E l’ Agricoltura dove finisce? E menomale che hanno giurato atlantismo ed europeismo. Mi sembra una contraddizione non da poco per il cognato di Giorgia Meloni Lollobrigida.

Ministero del turismo in mano a Santanché titolare di aziende turistiche? Qui è palese il conflitto di interessi. Iniziamo male eh e finiremo peggio.

Solo sei donne su 23 ministeri. Il famoso tetto di cristallo non si infrange con un solo nome quando tutto il resto finisce in mano ai maschi di turno.

E poi Salvini alle infrastrutture. Bene il ponte sullo stretto di Messina può attendere ancora a lungo. Si acuiranno anche qui le differenze già esistenti sulle vie di comunicazione tra Nord e Sud.