Governo, Gasparri ( Forza Italia) presenta tre proposte di legge in favore del nascituro: battaglia contro la Gpa e la 194 in materia di aborto

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Giorgia Meloni, la premier in pectore, aveva assicurato di non mettere a rischio la legge 194.

Al suo posto, con tre atti ancora ovviamente non assegnati alle Commissioni e quindi tutti da discutere ed emendare, ci pensa il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, a presentare altrettante proposte di legge che potrebbero minare dalle fondamenta la 194/78 che in Italia garantisce il diritto di aborto fino alla dodicesima settimana di gravidanza.

I metodi sono la pillola abortiva, non utilizzabile in tutte le regioni d’Italia, e il classico raschiamento, metodo più doloroso e invasivo, possibile da applicare in tutte le venti regioni italiane.

La prima questione etica portata avanti dal senatore berlusconiano ( non di Fratelli d’Italia attenzione ma di quell’ area moderata che non tutti temono) è quella della istituzione della giornata della vita nascente.

Seconda invece quella della modifica della legge del 19 febbraio 2004 in materia di reato commesso all’estero in materia di surrogazione della maternità.

Terza la modifica dell’ articolo 1 del codice civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica del nascituro.

Si tratta di una modifica della normativa che trasferirebbe i diritti del nascituro, come prevede la legge attuale, anche al concepito.

La battaglia di Gasparri contro la Gpa, detta volgarmente utero in affitto, era già ben nota dalle scorse legislature. Quello che si teme invece con l’ altra proposta é che, attraverso il trasferimento dei diritti al concepito, si possa mettere in discussione l’impianto stesso della legge 194.

Per ora però si tratta di supposizioni. Per l’ approvazione di queste leggi, come ben sa chi conosce l’iter parlamentare, ci possono volere anni e non passano così come scritte in forma di atti.

Di certo se passasse così com’è la terza proposta di legge ci sarebbe da scendere in piazza, tutte unite e senza distinzione di partiti e correnti femministe, per salvaguardare diritti che le nostre madri hanno ottenuto negli anni 70. Diritti che sembrano essere acquisiti ma in realtà non lo sono fino in fondo.

La cosa positiva invece finora è la battaglia contro la Gpa di questo governo. Strumento di cui si é servito anche l’ ex governatore della Puglia e leader di Sel Nichi Vendola.

Sfruttando l’ovulo di una donna canadese e l’utero di una peruviana per avere un figlio che avesse i geni del suo compagno.