Frana di Casamicciola, anche da Campobasso aiuti per cercare undici dispersi: una la donna morta accertata
Uomini e mezzi del Comando VVF di Campobasso (MO.MTL- modulo movimento terra leggero -) sono partiti nella notte per raggiungere Pozzuoli, luogo d’incontro con altre colonne mobili VF nazionali. La ripartenza è avvenuta questa mattina alla volta di Ischia – Casamicciola – per coadiuvare le operazioni di ricerca persone disperse dopo il distacco di una frana dal Monte Epomeo. Si cercano ancora undici persone Un fiume di fango e detriti ha colpito intorno alle 5 di ieri 26 novembre, Casamicciola, comune dell’Isola di Ischia, causando la morte di una donna. Sono ancora 11 i dispersi e 13 i feriti, di cui uno in condizioni “un po’ più gravi”.
La donna deceduta, Eleonora Sirabella, era commessa in un negozio di Ischia, 31 anni, la prima vittima accertata della frana di Casamicciola.
Viveva con il compagno, ancora disperso, nella zona del Rarone, una delle più colpite dalla lava di fango scesa nella notte di ieri.
Soccorritori al lavoro tutta la notte a Casamicciola nella speranza di ritrovare gli 11 dispersi della frana che ha provocato la morte di una donna, 13 feriti, travolto auto e abitazioni, invaso di fango interi quartieri. Il vento forte che soffia sull’isola rende difficili le operazioni ma le attività vanno avanti. Sul porto l’alba restituisce le immagini di distruzione provocate dall’evento straordinario di ieri notte, mentre al porto si vedono nitidamente le auto arrivate fino al mare dopo una corsa di centinaia di metri provocata dall’ondata di fango. Proseguono le operazioni di pulizia delle strade lungo via Monte della Misericordia e tutte le traverse collegate. I Carabinieri hanno svolto controlli antisciacallaggio a tutela delle abitazioni ora vuote ed hanno proseguito le operazioni di sgombero degli oltre 150 sfollati.
Ingentissimi i danni. La frana è venuta giù dal monte Epomeo, alle spalle della frazione dell’isola, così come avvenuto nel novembre del 2009, e ha trascinato massi e detriti che hanno causato il crollo di almeno 10 edifici. Sono circa 30 i nuclei familiari isolati, in totale 100 persone che devono essere ancora raggiunte e che sono senza acqua e luce. La strada che porta alle loro abitazioni è attualmente impraticabile per il fango.