Vertenza Atm, il pagamento sostitutivo diventa strutturale e sì alla società in house. Pallante e Greco contro La Rivera, Iorio: no ai processi in aula

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Finisce con un clima di accordo tra il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Andrea Greco e l’assessore regionale ai trasporti Quintino Pallante, la seduta di consiglio regionale monotematico sul trasporto pubblico di oggi.

I testi in votazione erano un emendamento proposto dallo stesso Movimento Cinque Stelle e l’intero testo di mozione in cui si chiedeva di tutelare lavoratori che attendono anche il pagamento di stipendi di 10 mesi fa, come sottolineato dallo stesso Greco nei suoi interventi e la valutazione di creare una società in house di proprietà della Regione Molise.

Tuttavia la mozione non è passata all’unanimità. Il consigliere Michele Iorio, che in un primo momento aveva dichiarato la sua astensione ha poi sostenuto di voler votare contro perché non ha condiviso il modo di svolgimento del consiglio regionale che, a suo dire, è diventato un vero processo contro la persona di Giuseppe La Rivera.

Sia l’assessore Pallante che il consigliere Greco hanno sottolineato che mentre le altre ditte di trasporti pagano gli autisti regolarmente e ottengono un rimborso al Km di 1,81 euro per La Rivera il costo è di 2,50 euro.

“Non ho mai incontrato La Rivera – ha sostenuto Pallante in aula – non ho tempo da perdere con chi disattende alle promesse fatte durante gli incontri. Chi non è in regola con i pagamenti ai lavoratori non deve nemmeno essere preso in considerazione in un eventuale bando di gara”.

Dure quindi le parole di Pallante che fanno registrare una presa di distanza, l’uno dall’altro, dei due esponenti di Fratelli d’Italia in consiglio regionale. Distanza che emerge sempre più spesso durante i dibattiti in consiglio regionale. La quale dimostra che il Partito di Giorgia Meloni in Molise non ha la stessa forza che si registra a livello nazionale.

Al termine del consiglio regionale Gianluca Cefaratti, insieme a Iorio, Romagnuolo, Fanelli, Facciolla e Micone ha chiesto un monotematico sulla questione del Gemelli.

A margine del consiglio regionale è giunta nelle redazioni la nota del Movimento Cinque Stelle a commento della giornata appena conclusa.

“Assicurare il pagamento regolare degli stipendi ai lavoratori e rivedere i contratti ponte, sin da subito; istituire una società in house che gestisca l’intero comparto, nel breve-lungo periodo. Il MoVimento 5 Stelle accoglie con favore la convergenza del Consiglio regionale sulle azioni proposte per riattivare il comparto del trasporto pubblico locale. 

Ancora una volta abbiamo alzato l’attenzione sul tema, l’abbiamo portato in Aula e ancora una volta abbiamo fornito soluzioni nell’interesse dei cittadini-utenti e dei lavoratori. Ora, però, la Regione deve muoversi. Molti dipendenti convivono con pagamenti in ritardo anche di 10 mesi e ora devono anche sopportare un Tfr non accantonato e i contributi non versati. Intanto il parco autobus resta tra i più vecchi d’Italia e il servizio offerto è sempre più scadente.

Questa è una situazione, come diciamo da sempre, causata dai gruppi di potere che da troppo tempo logorano il bilancio regionale e i molisani. Eppure il gestore pubblico dovrebbe sempre seguire i dettami della pubblica amministrazione, dovrebbe sempre comportarsi come un padre di famiglia. Invece in Molise ci sono aziende che ricevono soldi pubblici, ma non pagano i dipendenti: con queste aziende la Regione deve avere il coraggio di chiudere qualsiasi rapporto. 

Ovviamente, l’auspicio è che la gara in atto vada a buon fine, ma abbiamo molti dubbi e per questo abbiamo fornito un piano di rilancio del Tpl, contenuto nella mozione approvata oggi. Visti gli inadempimenti contrattuali e i continui contenziosi, ora l’assessore regionale ai Trasporti, Quintino Pallante, deve attivarsi per mettere fine ai contratti ponte esistenti addirittura dal 2008 e sostituirli con intese in linea con i contratti collettivi nazionali di settore. 

L’assessore regionale deve anche interloquire con i grandi gruppi nazionali che possano assicurare il servizio alle medesime condizioni poste a bando di gara. I contratti ponte dovranno essere stipulati con aziende diverse da quelle che attualmente gestiscono il servizio senza rispettare gli obblighi contrattuali e devono essere adeguati alle tariffe ora previste dal bando.

In più la Regione deve valutare l’annullamento o la revoca del bando per l’affidamento del Trasporto pubblico e valutare concretamente l’istituzione di una società in house providing da sottoporre al vaglio del Consiglio regionale. Quella della ‘società interna’ è infatti una modalità di affidamento dei servizi che, secondo la Comunità europea, è “perfettamente alternativa al ricorso al mercato”.

Ma, per prima cosa, l’ente regionale deve sostituirsi all’azienda inadempiente e garantire il pagamento mensile di tutti gli stipendi dei lavoratori, arretrati compresi.

È ora che il sistema dei trasporti sia gestito in modo uniforme, nel rispetto degli standard di servizio, e sia tarato sulle reali esigenze del territorio. Ed è ora che la gestione anche amministrativa del Tpl sia trasparente e corretta per contenere la spesa pubblica.

Insomma tiriamo il Molise fuori dall’impasse attuale e guardiamo avanti, al biglietto unico integrato, ad un rinnovato parco autobus, ad un nuovo Piano trasporti, alla sostenibilità, ad una reale programmazione. E garantiamo ai molisani, finalmente, il diritto alla mobilità”.