Dalla capanna di Pietro e Cristina a faccetta nera: il declino del Grande fratello è servito

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Sono passati ormai 22 anni da quando è nato il reality show sulla TV italiana. Era il 3 ottobre del 2000 quando per cento giorni Cristina Plevani ( la prima vincitrice storica) l’ attore deceduto Pietro Taricone e altri 8 sconosciuti varcarono per la prima volta la porta rossa. Erano i tempi del primo bacio a favore di telecamera. Della prima capanna, probabilmente del primo rapporto intimo davanti all’obiettivo. Del primo amore che sembrava vero, quello tra Pietro e Cristina, ma che finì subito dopo.

Da allora molte coppie si sono alternate nella casa. Nella quarta edizione per non famosi si incontrano Ascanio e Katia e si sposano.

Da allora sono passate molte cose sotto i ponti, dall’ aggressività di Filippo Nardi per le sigarette alle bestemmie di diversi concorrenti.

Ma proprio ora, dopo 15 edizioni Nip e 7 vip si arriva alla politicizzazione. Protagonista della condotta da espulsione l’ influencer Micol Incorvaia.

Ieri pochi minuti prima della messa in onda della diretta – durante il momento di trucco e parrucco – ha cantato il motivetto di Faccetta nera, la canzone diventata simbolo della propaganda fascista. La donna è entrata in casa dopo la vittoria alle elezioni di Giorgia Meloni. Quindi sa chi è salito al Governo e forse si sente autorizzata a cantare un motivo che le potrebbe costare anche un’accusa di apologia di fascismo.

In questa edizione già i concorrenti non avevano brillato per le accuse di bullismo nate in seguito al caso Marco Bellavia. Il conduttore di Bim Bum Bam che soffrirebbe di depressione. In casa spesso si era lasciato andare a pianti disperati. Che gli sono valsi la dichiarazione di Ginevra Lamborghini secondo la quale ” meritava di essere bullizzato”.

Insomma un circo mediatico che ha perso di spontaneità. Tutto costruito a tavolino. Ma proprio quest’anno tocca il suo basso storico. Dopo il caso di bullismo ora anche l’apologia di fascismo.

Se non dovesse essere squalificata sarebbe un brutto precedente per il grande fratello. Programma in decadenza più assoluta che dovrebbe chiudere per sempre i battenti.

Chiedere la chiusura anticipata non sarà la soluzione. Ma una squalifica ci sta tutta per Micol Incorvaia.

Inneggiare al Duce, anche se fatto probabilmente senza alcuna consapevolezza politica, é grave quanto una bestemmia. Secondo noi sì. Vedremo cosa ne pensa il Grande Fratello.