Costruire Democrazia suona la carica: con Gravina per cambiare gli uomini al comando e risolvere la questione morale molisana

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di Giuseppe Bianchi

È l’invito rivolto ai molisani da tutti i candidati di Costruire Democrazia. Tra i tanti interventi che hanno presentato un lista eterogenea quelli di Lucio Pastore, dirigente del Pronto Soccorso di Isernia, già esponente dell’ex Comitato Veneziale di Isernia riunito assieme ad altri comitati molisani nel Forum per la difesa della Sanità Pubblica di Qualità del Prof. Italo Testa; di Rosa Alba Testamento ex parlamentare del Movimento 5 Stelle espulsa dal Movimento per aver votato la sfiducia in parlamento al Governo Draghi che ha tenuto a sottolineare come già in passato abbia sostenuto Roberto Gravina alle elezioni amministrative del capoluogo.
L’ex 5 Stelle ha ripercorso le battaglie alla Camera in materia sanitaria e ambientale, per il Lavoro e la Cultura. Prima di lei l’avvocato Vincenzo Iacovino ha invitato il sindaco Gravina ad una campagna elettorale più incisiva concentrandosi e unendo le forze della coalizione sul grande punto in comune: restituire una classe dirigente che non governi diretta da interessi elettoralistici ed individuali.

La questione morale molisana di cui Costruire Democrazia e Gravina si fanno portatori è il collante della coalizione progressista per il prossimo 25 e 26 Giugno.

Roberto Gravina all’invito rivolto dal movimento capeggiato da Massimo Romano ha risposto chiarendo un concetto basilare: non c’è cambiamento con gli stessi uomini che hanno prodotto i problemi della regione.
In quest’ottica la lista di Costruire Democrazia, benché eterogenea, si compone di rappresentanti delle istanze migliori provenienti dal territorio molisano.

A nostro avviso, con l’astensionismo ¡sempre più dilagante tra l’elettorato di centrosinistra e con l’effetto-Elly che Salvini commenta come inefficace stando ai risultati delle ultime amministrative, la presenza di Costruire Democrazia all’ interno della coalizione progressista non può che rafforzare nell’elettorato progressista molisano la fiducia verso la squadra di centrosinistra.

Finalmente, dopo anni di oscurantismo mediatico e politico sul tema, oggi il debito sanitario è sulla bocca di tutti, merito delle azioni politiche incisive nelle piazze, nelle istituzioni e nei tribunali.

Chi vuole offrire al Molise una nuova classe dirigente si augura che i futuri eletti e Gravina sappiano diversificare dalla destra anche il proprio indirizzo politico raccogliendo, come gia fatto dal movimento di Romano, le istanze espresse dal territorio a partire dall’indagine sulle cause del debito sanitario regionale per finire al futuro prossimo dell’autonomia regionale.
Una cosa tuttavia appare oggettiva: la questione morale molisana è esplosa e per porvi rimedio, le prossime elezioni sembrano essere davvero l’ultima chiamata per i molisani.

Chi afferma il contrario, o non vive in Molise o è in malafede.