Costruire Democrazia fa tappa ad Isernia Pastore: Commissione d’inchiesta per indagare le cause del debito sanitario

I grandi privati convenzionati non gravino sui bilanci regionali
di Giuseppe Bianchi
Le bordate della squadra di Costruire Democrazia sono ormai diventate illeitmotiv di questa campagna elettorale.
Nella giornata del 19 Giugno apre i giochi Pino Ruta durante il comizio tenutosi ad Isernia in Piazza Celestino V – Molti in questa terra si nascondono un po’ per timore e un po’ perché hanno qualche favore da attendere, qualche promessa che sperano si possa sciogliere – e aggiunge – La nostra è una realtà difficile da affrontare.
Va subito all’attacco della classe dirigente regionale l’avvocato esponente del movimento civico in corsa alle prossime regionali – Promesse fatte venti anni fa e mai mantenute – e specifica – come ad esempiol’autostrada finanziata dal Governo Prodi e cancellata dal Ministro Mattioli esponente di Alleanza Nazionale (oggi Fratelli D’Italianda) – altra stoccata –Oggi la stessa destra che ha impedito l’arrivo dell’autostrada in Molise usa il tema strumentalmente per fare campagna elettorale.
Ancora Pino Ruta – Ci usano per riempire gli scranni parlamentari – e fa gli esempi di Berlusconi, Cesa e Lotito– e poi si dimenticano del nostro territorio una volta eletti in parlamento.
Il microfono passa a Lucio Pastore che centra subito il tema più caldo della campagna elettorale – E’ indecente che chi ha distrutto la sanità pubblica molisana si proponga oggi per risanarla – e va all’attacco della destra – Hanno provocato: ospedali malfunzionanti, liste d’attesa infinite, mancanza di posti letto – e aggiunge – sono ripresi i viaggi della speranza per andarsi a curare fuori regione.
L’esponente del Forum per la difesa della Sanità Pubblica incalza anche gli alleati delle altre liste del centrosinistra – Voglio vedere chi tra i candidati firmerà per questi punti: Abbiamo un debito che permane nonostante abbiano chiuso ospedali e servizi e non si approfondiscono le cause del debito attuale – continua Pastore ed esponeil primo punto su cuiincalza competitor e alleati – Qualcuno ci vuole spiegare dove sono andati a finire i soldi del debito sanitario o non bisogna saperlo?– e infine la proposta – Istituire una commissione d’inchiesta per indagare le cause del debito sanitario.
Altra proposta di Pastore – bisogna chiedere allo Stato centrale un Decreto Molise (come già fatto per la Calabria nda) che cancelli il nostro Debito Sanitario – e sottolinea nel suo intervento dal palco – Lo Stato che ha avuto il diritto di venire a regolare la nostra sanità per quattordici anni lasciandoci con tasse più alte, servizi carenti ed un debito enorme deve assumersi la responsabilità di togliere questo debito come già fatto in Calabria
In ultimo la bordata a Michele Iorio – Nel 2006, il Governatore del Molise Michele Iorio, amministrò la cancellazione del Debito Sanitario da parte del Governo Prodi, ma dal giorno dopo ha ricominciato a fare debito portandoci nel commissariamento – e la proposta risolutiva – Vanno indagate le ragioni del debito per non commettere gli stessi errori. Ci troviamo nel debito perché noi oggi siamo costretti ad anticipare alle strutture private i soldi che provengono dalle prestazioni extra-regionali, soldi che forse recupereremo non prima di due anni. Altra motivazione è che il Debito Sanitario regge interamente due strutture private convenzionate (Neuromed e Cattolica nda) che non nascono prioritariamente per curare i molisani ma si rivolgono ad un’utenza molto più vasta che varca i confini regionali. – conclude Pastore – Non sarebbe più giusto che queste due strutture, anziché gravare sui nostri bilanci regionali, gravassero direttamente sulle casse del Stato?
La parola passa a Giuseppina Semprevivo, consigliera comunale di Cantalupo del Sannio – Non abbiamo necessità di fare cassa – prima stoccata – le nostre storie professionali ci liberano dal bisogno di scaldare le sedie del Consiglio Regionale – altra stoccata ai competitor della destra.
Continua Semprevivo – Il nostro slogan resterà“moralità e legalità”.
La decadenza dell’impero molisano fa scappare giovani e meno giovani in cerca di fortuna altrove. Siamo stufi di subire una classe dirigente che costringe molti di noi a scappare fuori regione per portare a casa lo stipendio, ancora oggi e dopo anni e anni di lavoro! – tuona la consigliera di Cantalupo del Sannio.
Intervento successivo, quello dell’ On. Rosa Alba Testamento che si presenta– Faccio parte dei quaranta parlamentari eletti con il Movimento 5 Stelle espulsi dal partito per non aver votato la fiducia al Governo Draghi–e incoraggia i presenti – Non è il momento di scoraggiarsi. Dobbiamo salvarci da soli eCostruire Democrazia è un squadra di uomini liberi in difesa della legalità, dei lavoratori, dell’ambiente, del territorio e della Sanità Pubblica ed è questo il motivo per cui ne faccio convintamente parte– stoccata finale – Patrimonio storico-ambientale mai valorizzato e svilito dal mercato dei rifiuti.
Molto atteso l’intervento di Vincenzo Iacovinoche parte in quarta e non delude le aspettative–Devo prendere atto che siamo gli unici che facciamo i comizi in piazza. Gli altri evidentemente non hanno nulla da dire – Ieri abbiamo visto il vicepresidente del consiglio assieme a Lotito fare un aperitivo tra la scorta, il peggior presidente mai avuto della Giunta regionale e l’assessore all’agricoltura che ha distrutto l’agricoltura in questa regione. Sono queste le figure che dobbiamo mandare a casa – tuona l’avvocato montaganese.
Vinceremo le elezioni – annuncia Iacovino – e appena entrati in Regione Molise chiameremo la Guardia di Finanza per guardare le carte assieme a noi e stabilire le responsabilità pregresse. Non ci assumeremo le responsabilità di chi ci ha preceduto – e ancora giù duramente – Roberti, che noi abbracciamo e siamo contenti di avere come competitor, è stato miracolato perché, grazie alle azioni giudiziarie di Massimo Romano e Pino Ruta, oggi l’emodinamica dell’ospedale di Termoli funziona a intermittenza; e Roberti è stato fortunato che quel giorno l’emodinamica fosse in funzione.
Nulla di personale con il Sindaco di Termoli– continua Iacovino – ma, se come recita il suo spot “questa regione merita attenzione” ci deve spiegare perché si è candidato con coloro che hanno distrutto il Molise – e ancora bordate al sindaco termolese – Roberti ha fatto tramite i nostri studi legali delle azioni giudiziarie per il Centro nascite e per l’Emodinamica di Termoli dove ci ha dato mandato al fine di bloccare le chiusure di questi reparti disposte dalla destra con cui oggi Roberti si candida a Presidente della Regione.
Roberti deve anche spiegarci – altra bordata dell’avvocato montaganese – come fa a candidarsi per una coalizione che fa i colloqui per ricoprire la carica di Direttore Generale dell’ASReM a quattro giorni dal voto!
L’ultimo Direttore Generale – attacca ancora Iacovino – è stato il peggiore di tutti i tempi – e ancora – non avendo conseguito gli obiettivi, per legge andava cacciato. Oggi, questo signore, si presenta per essere rinominato.
Riprende il microfono Pino Ruta – pensare che la pubblica amministrazione convenzioni per milioni di euro società anonime è inquietante – e introduce l’intervento successivo di Antonio Tedeschiche denuncia – bloccata la sua propostadi accordo di confine con l’alto-casertano per garantire l’assistenza ospedaliera ai comuni della provincia di Isernia – e attacca sottolineando l’evidente conflitto di interessi tra imprenditoria e politica nel centrodestra molisano.
Arriva il momento di Massimo Romano che lancia la prima bordata – La destra scenda in piazza tra la gente come facciamo noi. Perché fuggono dal confronto con gli elettori molisani?Roberti ha rifiutato di confrontarsi con Roberto Gravina nelle sedi RAI –e continua– questo non è un modo serio di affrontare una campagna elettorale in un paese democratico.
Ancora Romano – La nostra non è politica dell’odio– e spiega – c’è differenza tra odio e legalità, tra odio e verità.
Altra bordata verso la destra molisana – Se la destra dovesse fare un bilancio dell’attività di questi ultimi cinque anni non avrebbe argomenti […] le Istituzioni sono state piegate a biechi interessi di parte dalla destra regionale.
Riprende la parola Pino Ruta che ricorda tra i candidati in lista anche il sindacalista FIOM-CGIL Fabio D’Ilioe cede la parola alla giornalista, nota per il suo impegno in diverse battaglie civili, Viviana Pizziper uno degli ultimi interventi –Isernia è divisa in due parti – attacca la giornalista – vi è una parte pronta a lottareed un’altra che accetta di essere clientela della politica– e la giornalista Pizzi assesta il colpo finale – in Giunta le donne non sono entrate per garantire le pari opportunità bensì per salvare il Governo Toma, togliendoci diritti e dignità.