Concorso dirigenti scolastici 2017: finalmente i ricorrenti potranno prendere servizio


Un successo targato Vincenzo Iacovino e Vincenzo Fiorini.
Si avvia a conclusione la battaglia giudiziaria intrapresa nel 2018 da tantissimi aspiranti dirigenti scolastici che avevano visto frustato il loro diritto ad una gestione concorsuale trasparente e imparziale. La vicenda già allora era finita sulle cronache nazionali per i numerosi scandali che avevano caratterizzato le prove concorsuali. Per dirne una, da indagini si accerta che un componente di commissione risultava contestualmente all’università e in commissione d’esame. Tantissimi aspiranti Dirigenti di tutto il territorio nazionale avevano conferito mandato agli Avvocati Vincenzo Iacovino e Vincenzo Fiorini per far valere le proprie ragioni.Con il decreto-legge n. 198 del 29 dicembre 2022, convertito con modificazioni nella legge n. 14 del 24 febbraio 2023, il legislatore decideva di risolvere il debordante contenzioso prodotto dal concorso ordinario a dirigente scolastico bandito con decreto direttoriale MIUR n. 1259 del 23 novembre 2017 prevedendo una procedura riservata alla corposa platea di coloro che nel predetto concorso non avevano superato la prova scritta ovvero a quella, molto più ristretta, di chi non aveva superato la prova orale, disponendone il comune accesso a un corso intensivo di formazione. Concluso regolarmente il corso intensivo di formazione, sempre il Legislatore ne ha statuito l’inserimento in una graduatoria in coda a quella del menzionato concorso ordinario 2017.Il DPCM 3/10/2023 ha autorizzato il MIM ad avviare per gli anni scolastici 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026 le necessarie procedure per la copertura di complessivi n. 979 posti da ripartire in base alle percentuali previste dalla legge tra la procedura di reclutamento ordinaria e quella riservata.Con Decreto n. 2187 del 9/8/2024, il MIM ha approvato la graduatoria generale nazionale della procedura di reclutamento riservata e con Avviso Ministeriale n. 124319 del 9/8/ 2024, ai candidati invitati a indicare l’ordine di preferenza tra le regioni disponibili.Dopo la pubblicazione della graduatoria definitiva interveniva tuttavia il TAR Lazio che con diversi decreti monocratici sospendeva l’efficacia delle graduatoria in esito a diversi ricorsi presentati sia dai partecipanti al concorso ordinario, che lamentavano la lesione della quota di assunzioni del 60% prevista dal legislatore, sia da partecipanti dello stesso concorso riservato i quali lamentavano un’erronea valutazione dei titoli che avrebbe dovuto comportare uno stravolgimento della graduatoria.Di fronte a tali azioni numerosi aspiranti Dirigenti Scolastici si vedevano costretti nuovamente a risvolgersi agli Avvocati Vincenzo Iacovino e Vincenzo Fiorini onde difendere la validità della graduatoria vigente messa sotto attacco dai ricorsi presentati.L’8 ottobre 2024, la IV Sezione Quater del TAR del Lazio ha emesso una serie di ordinanze, sui ricorsi presentati contro le modalità di attribuzione dei punteggi per i titoli dei candidati inclusi nella graduatoria della procedura riservata per dirigenti scolastici.In particolare, le ordinanze, destinate a fare giurisprudenza, hanno ribadito alcuni principi fondamentali che regolano i concorsi pubblici, in particolare per quanto riguarda la proporzione tra il punteggio attribuito ai titoli e quello derivante dalle prove d’esame, accogliendo così integralmente le tesi degli Avvocati dei resistenti.I giudici del TAR, nel confermare la correttezza dell’operato ministeriale in merito alla valutazione dei titoli, hanno ribadito la costante interpretazione della giustizia amministrativa sul tema chiarendo che, al fine di garantire un equilibrio tra i punteggi derivanti dai titoli di carriera o culturali e quelli ottenuti tramite le prove d’esame (scritte e orali), il punteggio massimo pari a 10/30 o equivalente sia da rapportare al punteggio complessivo e non a quello delle singole prove.Grande la soddisfazione degli aspiranti Dirigenti scolastici che dopo una battaglia di oltre 5 anno vedono spalancarsi le porte per l’immissione in ruolo, i quali hanno espresso profonda gratitudine agli Avvocati Iacovino e Fiorini che con tenacia e perseveranza hanno portato avanti le loro ragioni in questa complessa battaglia.